Pseudorecensione de "Il circolo Pickwick" di Charles Dickens.
Dickens è una garanzia. Sinceramente non mi aspettavo di trovarlo già così brillante in questa sua prima opera, scritta quando aveva appena 25 anni. Certo, con l'esperienza l'autore ha affinato la sua abilità narrativa, ma qui c'è una piacevolezza, una freschezza, una giovialità che, nelle opere più mature, pur non perdendosi , cedono un po' il passo alla crudezza della realtà, alla pesantezza della vita. Qui i personaggi sono allegri, gioiosi, garbati, delle simpatiche macchiette pronti a strappare un sorriso all'ignaro lettore. Le donne in realtà non ci fanno una bellissima figura, a parte qualcuna, sono raffigurate come frivole, ciarliere, pettegole e un po' tonte (ma visto che anche alcuni personaggi maschili sono descritti in egual guisa, per stavolta non mi lancerò in una filippica femminista😆). Menzione d'onore a Sam Weller, intelligente, onesto, leale e spiritoso, me ne sono innamorata❤️!
Confesso che, dopo la lettura, sono andata a vedere in rete se, per caso, ne fosse stato tratto un adattamento cinematografico ed ho trovato, con mio sommo gaudio, uno sceneggiato televisivo, in sei puntate , del 1968, con un simpaticissimo Mario Pisu ed un impareggiabile Gigi Proietti ,dei quali agevolo foto.
