| Non è proprio una frase ma mi è piaciuto tantissimo questo passo allora lo posto...
Rispondeva allora Elena, generata da Zeus: "Quello è il figlio di Laerte, Odisseo dai molti accorgimenti, cresciuto sul suolo di Itaca. benchè sia tutta sassi. esperto in ogni raggiro e pensiero sagace". Il saggio Antenore diceva allora a lei di rimando: "Donna, è davvero preciso il discorso che hai fatto! Una volta infatti, in passato, è venuto anche qui Odisseo divino, in ambasceria per me, con Menelao bellicoso; fui proprio io ad ospitarli e li accolsi nella mia casa, così conobbi il carattere e i pensieri sagaci di entrambi. Quando poi si incontrarono con i Troiani riuniti, se stavano in piedi, Menelao sovrastava con le ampie spalle, se invece sedevano entrambi, il più imponente era Odisseo; ma quando poi formulavano in pubblico discorsi e pensieri, Menelao allora parlava conciso, poche battute, ma con grande efficacia, chè non era di molte parole nè si lasciava sfuggire schiocchezze; del resto era anche più giovane. Quando invece s'alzava a parlare Odisseo scaltrito, se ne stava in piedi a lungo, guardava all'ingiù, fissando gli occhi a terra, non agitava lo scettro nè avanti nè indietro, ma lo teneva immobile, alla maniera di un esperto: avresti detto che era imbronciato o addirittura fuori di sè. Ma quando svolgeva dal petto la sua voce possente e le parole, dense come fiocchi di neve d'inverno, con Odisseo allora nessuno si sarebbe messo in gara: non stavamo più come prima a stupirci di lui, del suo aspetto".
Iliade - Omero
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