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Primo libro che leggo di questo autore: ho apprezzato molto il suo modo di scrivere ma non sono mai riuscita a catapultarmi nella trama. Non sono riuscita a comprendere il senso di una Calista nel presente che ricorda il passato (in che modo ciò che sta vivendo con le figlie è collegato con la sua conoscenza di Wilder, in che modo si sintonizzano presente e passato?) E ancora: la storia di Wilder di cosa mi parla? Del ruolo dell'arte in generale e del cinema in particolare? E', forse, la nostalgia, il pilastro portante che regge il libro? Nostalgia di ciò che era (e si era)? di ciò (e chi) si è lasciato? Non lo so... Posso dire con certezza che questo libro non mi ha entusiasmato ma, sicuramente, mi porterà a leggere dell'altro di questo autore perchè son certa che Coe abbia molto da dirmi ma, molto probabilmente, sono io che in questo periodo sono poco ricettiva
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