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Posts written by jess84

view post Posted: 3/2/2022, 09:47 Bradbury, Ray - L'uomo illustrato - La nostra piccola biblioteca
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DESCRIZIONE:

È in una serata di settembre, nei Wisconsin, che appare l'Uomo illustrato. È ormai anziano, cerca un lavoro. Invano. Tutti fuggono da lui quando osservano gli strani, bellissimi disegni di cui è ricoperta la sua pelle. Non sono tatuaggi ma opere d'arte. O forse di stregoneria... A guardarle a lungo, quelle figure si animano, raccontano storie. Non storie qualunque: svelano a ciascuno ciò che lo attende, la storia della sua vita e della sua morte. La sfrenata fantasia di Ray Bradbury trascina il lettore in un mondo futuribile e tanto più inquietante.

COMMENTO:

Non amo la fantascienza, eppure per l'ennesima volta Bradbury sa farmi ricredere ed apprezzare questo genere, tenendomi incollata ad un suo libro dalla prima all'ultima pagina. A meravigliarmi, oltre la scrittura scorrevole, è come riesca a far arrivare sempre dei significativi messaggi al lettore senza il bisogno di dichiararli apertamente.
Rimango ogni volta stupita dalla sua genialità 😊
Bradbury sfrutta l'incontro tra il narratore e l'uomo illustrato per dare il via ai suoi racconti: ogni disegno stregato che l'uomo ha sul suo corpo di notte prende vita, mostrando a chi lo osserva - in questo caso il narratore - eventi che avverranno in un futuro non troppo lontano. Ci troviamo così a viaggiare in realtà angoscianti, in cui gran parte dei valori che conosciamo non hanno posto o che, solo in apparenza, fingono di averlo. Una volta iniziato il primo racconto non sono stata in grado di smettere: l'ansia non ha fatto che crescere in me, spingendomi a continuare spinta dal bisogno di placare la mia angoscia. Ho atteso ogni volta dei finali che mi aiutassero a tirare un sospiro di sollievo...e li attendo ancora. Che lettura!

Edited by Klart - 17/9/2022, 08:43
view post Posted: 3/2/2022, 09:24 Meyer, Stephenie - Midnight Sun - La nostra piccola biblioteca
CITAZIONE (phra @ 2/2/2022, 19:44) 
Jess, sai che me lo sto tenendo da parte per non andare in astinenza dopo averlo letto?
Lessi la saga appena uscì in Italia, divorandola come non mi capitava da tempo. Anche coi miei 30 e passa anni, mi catapultai come un'adolescente, a seguire le vite di Edward e Bella e degli altri personaggi.
(i film li ho odiati uno dopo l'altro però. Trovo che ne abbiano fatto scempio)

La penso esattamente come te, seppur alcuni non mi siano dispiaciuti (solo il secondo ed il terzo), nulla hanno a che fare con il libro. Ogni tentativo di confronto non faceva che farmeli mal sopportare, dunque me li sono riguardati una seconda volta considerandoli film con storie completamente distaccate dai libri per poterli trovare piacevoli.

CITAZIONE (paxhole @ 3/2/2022, 07:00)
Letto anche io, questo ultimo. Ma peccato, io invece l’ho trovato noioso (ora mi nascondo? Verrò infamata?)
Non sono riuscita a trovarlo coinvolgente come gli altri, I pensieri di Edward mi sembrano troppo costruiti…
Insomma mi aspettavo di meglio

Cara, ci mancherebbe ^_^ come sempre ognuno vive un libro a modo suo ^_^
view post Posted: 2/2/2022, 10:59 Johns, Ana - La donna dal kimono bianco - La nostra piccola biblioteca
CITAZIONE (MariM @ 31/1/2022, 21:19) 
Recensione

Bello, intenso e sconvolgente. La cultura giapponese è molto diversa dalla nostra e ogni volta che si legge un libro di autore giapponese o non giapponese, ma che si immerge nella cultura e tradizione di quel paese (caso classico, Memorie di una geisha), si fa un viaggio immaginario nello spazio e nel tempo. Si legge senza difficoltà, è un libro agile e coinvolgente, anche troppo in certi passaggi piuttosto drammatici e di tensione. Dietro c'è una seria ricerca storica, molti fatti riportati sono veri e vere sono le leggi americane contro i matrimoni misti e la discriminazione ed il tragico destino di questi bambini nati da questi matrimoni illegali con gli odiati gaijin. Una lettura interessante, che da un'idea della società e della cultura giapponese, degli strascichi della guerra per i quali hanno molto sofferto degli innocenti. E poi, la ricerca delle radici e della verità degli eventi, di quella parte di storia che resta oscura e che può spiegare tante cose. Lettura non facilissima per le implicazioni emotive, non leggera, ma comunque mi è piaciuto.

Trama

Giappone, 1957. Il matrimonio combinato della diciassettenne Naoko Nakamura con il figlio del socio di suo padre garantirebbe alla ragazza una posizione sociale di prestigio. Naoko, però, si è innamorata dell’uomo sbagliato: è un marinaio americano, quello che in Giappone viene definito un gaijin, uno straniero. Quando la ragazza scopre di essere incinta, la comprensione e l’affetto che sperava di trovare nei genitori si rivelano soltanto un’illusione. Ripudiata da chi dovrebbe starle vicino, Naoko sarà costretta a compiere scelte inimmaginabili, per qualunque donna ma soprattutto per una madre.

Stati Uniti, oggi. Tori Kovač è una giornalista. Mentre si prende cura del padre, anziano e gravemente malato, trova una lettera che getta una luce sconvolgente sul passato della sua famiglia. Alla morte del padre, decisa a scoprire la verità, Tori intraprende un viaggio che la porta dall’altra parte del mondo, in un villaggio sulla costa giapponese. In quel luogo così remoto sarà costretta a fronteggiare i demoni del suo passato, ma anche a riscoprire le proprie radici. (IBS)


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Straordinario davvero! 🤗 Emergono molti aspetti della società e della cultura giapponese degli anni '50, in cui l'occupazione americana non poteva che creare una spaccatura nella tradizione e nella stessa vita dei giapponesi di quell'epoca. Le difficoltà di un amore disonorevole, l'emarginazione del diverso. E poi...il dolore, quello profondo, la crudeltà che l'essere umano è in grado di mostrare per la sua essenza egoistica. Avevo letto che si trattava di una storia ispirata a fatti realmente accaduti, ma quando scopri esattamente cosa ci sia di vero a libro concluso ...ti spieghi il perchè delle recensioni stratosferiche che le grandi testate hanno dedicato a questo libro. E' veramente imperdibile per chi ama il Giappone, per chi ama la storia, per chi predilige storie che lasciano un segno indelebile.
view post Posted: 2/2/2022, 10:56 Butler, Nickolas - Uomini di poca fede - La nostra piccola biblioteca
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DESCRIZIONE:

Adorare è sempre sembrata una parola forte a Lyle Hovde, ma è quella che più rappresenta il suo sentimento verso certe giornate di primavera, in cui prende il pick-up e guida lungo il Mississippi per raggiungere il frutteto dove lavora, il nipotino Isaac di cinque anni a fargli compagnia e la natura del Wisconsin a guarire i mali dell’anima. Isaac è il bimbo di Shiloh, la figlia adottiva di Lyle e della moglie Peg, appena tornata a vivere a casa dei genitori dopo un lungo periodo di lontananza e ribellione. Era stato difficile separarsi da Shiloh, ed essere di nuovo riuniti sotto lo stesso tetto è una gioia per Lyle e Peg. Per questo, appena lui viene a sapere che la ragazza è diventata seguace di una chiesa radicale e intende trasferirsi con il piccolo Isaac a vivere assieme al pastore che la guida, vorrebbe fare il possibile per impedirglielo. Tanto più che i due sembrano avere strane convinzioni legate ai poteri sovrannaturali del bambino... Quando il fanatismo religioso minaccerà da vicino la salute del nipote, Lyle si troverà costretto a compiere un atto estremo di resistenza per evitare che una nuova tragedia si abbatta sulla sua famiglia.
Con la consueta bravura nel ritrarre l’America rurale, lo scrittore del Midwest coglie temi universali – le contraddizioni del credere, il dolore del lutto, il peso dell’affetto – e li trasforma in sensazioni concrete, come l’odore della polvere e della benzina, la vista a perdita d’occhio sui campi e i solchi profondi che l’amore scava dentro ognuno di noi. [da Ibs]

COMMENTO:

Sono stata completamente rapita da questo libro:sembra di viverne direttamente ogni attimo narrato, di ammirarne ogni immagine descritta, di sentirne ogni emozione provata dai vari personaggi.
Un libro che parla di potenti speranze, e di speranze mal riposte, di amore donato e amore rifiutato, di vite sprecate e di vite intensamente vissute.
Non so per quale motivo, ma durante la lettura avevo scordato che fossero vicende ispirate ad eventi realmente accaduti.
Ho concluso il libro con un grosso punto di domanda, poi ho voltato pagina ritrovandone l'ennesimo riferimento alla storia vera nella nota finale dell'autore e così...non ho più potuto fare a meno di trattenere le lacrime. Perchè ci sono aspetti dell'essere "umano" che preferiresti sapere inventati, piuttosto che reali. Libro consigliatissimo.

Edited by Klart - 18/9/2022, 10:13
view post Posted: 2/2/2022, 10:49 Kelley, William Melvin - Un altro tamburo - La nostra piccola biblioteca
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DESCRIZIONE:

Alla fine degli anni Cinquanta, in uno stato immaginario dell'America segregazionista, Tucker Caliban vive e lavora nella piantagione della famiglia Willson, come suo padre e i suoi antenati; ma, diversamente da loro, Tucker è riuscito a comprarne una parte. Finché un giorno, davanti agli increduli abitanti della città vicina, sparge sale sul raccolto, uccide il bestiame e dà fuoco alla propria casa, partendo poi con la famiglia senza voltarsi indietro. Ben presto la popolazione bianca capisce che è solo l'inizio: tutti insieme, come in un corteo interminabile, i neri abbandonano le case e i lavori, prendono automobili e treni, si trasferiscono altrove, a nord. E i bianchi si ritrovano soli con il loro benessere improvvisamente interrotto, incapaci di capire e perfino di immaginare una vita futura che non sanno più come vivere. William Melvin Kelley ha scritto "Un altro tamburo" più di cinquant'anni fa, nel momento più aspro della lotta per i diritti civili. E con le voci dei personaggi bianchi, ora dolorose e impotenti, ora attonite e rabbiose, racconta di ineguaglianza e ingiustizia, ma soprattutto di coraggio e amor proprio, consegnando ai lettori un indimenticabile inno alla libertà, a quell'aspirazione senza tempo che ha il potere di cambiare le vite personali e il corso della Storia. [da Ibs]

COMMENTO:

Voltata l'ultima pagina, lette le ultime parole, ho dovuto fare un profondo respiro per riprendermi da questa strepitosa lettura 😊 Partendo dalla tranquilla quotidianità dei suoi personaggi, Kelley ti conduce lentamente in un vortice di semplici sentimenti per poi scaraventarti nelle correnti di un imprevedibile e devastante tornado di emozioni.
In questo libro si ritrovano storie di uomini che hanno lottato per la libertà, per i propri diritti, per vedere realizzati i propri sogni. Uomini che si sono battuti contro i pregiudizi, a fianco dei più "deboli", andando contro a tutto e tutti per i propri ideali pagandone a loro volta un alto prezzo.
Stile scorrevole, storia sorprendentemente mai scontata, ti permettono di comprendere quanto Kelley meriti davvero di esser considerato il gigante della prosa americana.
Alle molte riflessioni a cui il libro permette di dar vita, si aggiunge un messaggio importante, profondamente unico, trasmesso in vari punti da alcuni dei protagonisti, che colpisce e che non so come descrivere senza spoilerare, visto che racchiude tutto il significato di questo libro e che ne motiva il titolo. Mi limiterò a dire che questa lettura è il puro esempio di come la stessa musica possa assumere significati differenti non solo in base a quanto sia pronta ad ascoltarla una persona, ma in base anche a quanto sia disposto a dire di sè attraverso di essa, chi la suona. E raccontarsi, significa prima di tutto conoscersi, riscoprirsi. CONSIGLIATISSIMO
view post Posted: 2/2/2022, 10:45 Wilkerson Sexton, Margaret - La libertà possibile - La nostra piccola biblioteca
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DESCRIZIONE:

1944, New Orleans. Evelyn proviene da una delle più rispettate famiglie della città e quando si innamora di Renard, un ragazzo qualsiasi, senza soldi e dal futuro incerto, in casa scoppiano le tensioni. Le riserve della famiglia di lei e la decisione di lui di partire per la guerra come volontario metteranno alla prova la relazione tra i due. Negli anni Ottanta, la figlia di Evelyn, Jackie, è una madre single: il marito Terry è andato via di casa nel tentativo di combattere la sua tossicodipendenza, lasciando soli lei e il figlio T.C. L’inaspettato ritorno dell’uomo sconvolge la ritrovata normalità di Jackie, la quale è lacerata dall’idea di dargli un’altra opportunità. Nel 2010, in una New Orleans che porta ancora i segni dell’uragano Katrina, il venticinquenne T.C. è appena uscito di prigione quando il suo amico Tiger gli propone un “grande affare”. L’arrivo di un figlio sconvolgerà i piani del ragazzo, ma non il giro di eventi che ormai si è innescato. Tre generazioni, tre destini e tre epoche a confronto: La libertà possibile racconta la faticosa conquista della libertà da parte dei membri di una famiglia di colore, oltre i pregiudizi sociali e le aspettative dei familiari, fra sogni infranti e porte che invece si aprono. Con una scrittura incisiva e ricca di sfumature, che le è valsa la nomina al National Book Award 2017, Margaret Wilkerson Sexton costruisce un romanzo d’esordio in cui la brillante analisi sociale e la raffinata descrizione dei sentimenti umani sfiorano l’esattezza fotografica.

COMMENTO:

Da qualche anno non faccio che andare alla ricerca di libri che parlino di storie familiari: che siano attuali o passate, ha poca importanza per me. Quel che mi affascina indescrivibilmente è la possibilità di vedere l'evolversi di una storia, di generazioni, da differenti punti di vista offerti dai più svariati personaggi.
✳ Avete presente quel pensiero pirandelliano "Prima di giudicare la mia vita o il mio carattere mettiti le mie scarpe, percorri il cammino che ho percorso io. Vivi il mio dolore, i miei dubbi, le mie risate. Vivi gli anni che ho vissuto io e cadi là dove sono caduto io e rialzati come ho fatto io. Ognuno ha la propria storia."❓
Credo che i libri, specie quelli che testimoniano o che narrano vicende umane, ci offrano l'enorme possibilità di vedere il mondo attraverso altri occhi, di conoscerlo con colori nuovi. Sono convinta che riescano in qualche modo a farci provare quelle scarpe che hanno percorso cammini differenti dai nostri. Per comprendere anche l'incomprensibile, per aiutarci ad aprire la mente verso l'imprevedibilità umana. Ed è questo, ed il pensiero di scontrarmi con nuove emozioni, che mi spinge a buttarmi su ogni romanzo famigliare.
Esiste forse qualcosa di più avvolgente, di più meritevole di "ascolto" delle vicende che riguardano una famiglia?Che siano tragedie, misere o innocue esistenze, in ogni tempo e luogo, nel bene o nel male, la famiglia è l'essenza di ognuno di noi.

E questo libro mette in risalto proprio ciò. Ho apprezzato il modo in cui l'autrice è riuscita a ricreare atmosfere differenti nei vari periodi storici: cambiando gli atteggiamenti e i modi di parlare dei protagonisti, narrando piccoli episodi che mostrino quanto -pur passando gli anni - siano duri a morire i pregiudizi razziali e sociali. Ho amato in particolar modo la parte ambientata nel pre e post guerra e forse proprio per questo ho mal digerito il continuo anticipare dettagli nel momento in cui la storia veniva catapultata nelle vicemde delle generazioni successive. Nonostante ciò, lo considero davvero una buona lettura.
view post Posted: 2/2/2022, 10:37 Obama, Michelle - Becoming. La mia storia - La nostra piccola biblioteca
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DESCRIZIONE:

Quando era solo una bambina, per Michelle Robinson l’intero mondo era racchiuso nel South Side di Chicago, dove lei e il fratello Craig condividevano una cameretta nel piccolo appartamento di famiglia e giocavano a rincorrersi al parco. È stato qui che i suoi genitori, Fraser e Marian Robinson, le hanno insegnato a parlare con schiettezza e a non avere paura. Ma ben presto la vita l’ha portata molto lontano, dalle aule di Princeton, dove ha imparato per la prima volta cosa si prova a essere l’unica donna nera in una stanza, fino al grattacielo in cui ha lavorato come potente avvocato d’affari e dove, la mattina di un giorno d’estate, uno studente di giurisprudenza di nome Barack Obama è entrato nel suo ufficio sconvolgendole tutti i piani. In questo libro, per la prima volta, Michelle Obama descrive gli inizi del matrimonio, le difficoltà nel trovare un equilibrio tra la carriera, la famiglia e la rapida ascesa politica del marito. Ci confida le loro discussioni sull’opportunità di correre per la presidenza degli Stati Uniti, e racconta della popolarità vissuta – e delle critiche ricevute – durante la campagna elettorale. Con grazia, senso dell’umorismo e una sincerità non comune, Michelle Obama ci offre il vivido dietro le quinte di una famiglia balzata all’improvviso sotto i riflettori di tutto il mondo e degli otto anni decisivi trascorsi alla Casa Bianca, durante i quali lei ha conosciuto meglio il suo Paese, e il suo Paese ha conosciuto meglio lei.
Becoming ci conduce in un viaggio dalle modeste cucine dell’Iowa alle sale da ballo di Buckingham Palace, tra momenti di indicibile dolore e prove di tenace resilienza, e ci svela l’animo di una donna unica e rivoluzionaria che lotta per vivere con autenticità, capace di mettere la sua forza e la sua voce al servizio di alti ideali. Nel raccontare con onestà e coraggio la sua storia, Michelle Obama lancia una sfida a tutti noi: chi siamo davvero e chi vogliamo diventare?

COMMENTO:

La scelta di leggere il libro di Michelle Obama è legata ad una sorta di mia tradizione: non mi sono mai persa una pubblicazione delle First Lady, e di certo non mi sarei mai persa questa.
A lettura conclusa comprendo il grande successo che ha avuto in tutto il mondo.
Questo non è un libro di una First Lady (o meglio, non solo).
E' un libro in cui migliaia di persone possano ritrovate se stesse, le proprie piccole o grandi difficoltà, e vittorie. In cui veder riflessa la propria semplicità senza per questo venir esclusi da quotidiani complessi interrogativi.
Una donna che fin da bambina deve scontrarsi con un mondo che la vede prima per il colore della sua pelle che per le sue potenzialità ed il suo carattere. Un mondo che ne mina le sicurezze, che ne influenza le aspettative.
Un mondo che ti mostra l'essere donna, l'essere mamma come un limite.
Ogni scelta diviene un'enorme battaglia, stancante, necessaria per sentirsi in qualche modo vivi.
Scoprire lati estremamente "umani" suoi e di suo marito, che rimangono intatti nonostante quel detenere un enorme potere, ti lascia addosso ottimismo e speranza verso il futuro.
Sì, il loro divenire ciò che sappiamo, li ha cambiati. Come individui, come coppia, come genitori.
E Michelle non scrive, come ci si potrebbe aspettare, sviolinando la loro vita ed il loro rapporto.
Non manca di descrivere le mancanze, i "difetti" del marito, di se stessa; i problemi all'interno del proprio matrimonio. Si mostra per quel che è, senza nascondersi dietro a un ruolo, a un marito, a un'etichetta. E facendo lo stesso con il marito ti permette di apprezzare di più "gli Obama", di comprendere meglio un operato, sotto molti aspetti, criticabile.
Di capire che dietro ai celebri slogan politici di Barack, vi è una pura e vera convinzione che ognuno di noi, nel suo piccolo, possa aiutare a cambiare e a migliorare il mondo.
Non importa quanto si possa sbagliare. Importa il provarci. Conta l'intenzione. Perchè spesso sono proprio i tentativi, le cadute, a permetterci di capire come proseguire in meglio.
Lo consiglio a tutti, perchè, a prescindere dell'interesse che si possa nutrire verso gli Obama, verso la politica, verso gli Usa, è un libro di spessore, ben scritto, che sa travolgerti dalla prima all'ultima pagina.
view post Posted: 2/2/2022, 10:26 Hayden, Torey L. - Una bambina perduta - La nostra piccola biblioteca
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DESCRIZIONE:

essie ha nove anni ed è la classica bambina perfetta, capelli rossi, occhi verdi, sorriso accattivante. Ha un vero talento per disegnare e i suoi disegni sono dei ghirigori complicatissimi. Ma Jessie è anche abilissima a ottenere sempre quello che vuole, mentendo, urlando e picchiando gli altri bambini. I genitori non sanno come prenderla e gli assistenti sociali non riescono a combattere i suoi impulsi violenti e autodistruttivi. Dopo una serie di passaggi in istituti vari, Jessie riceve finalmente una diagnosi di «disturbo reattivo dell’attaccamento», tipico di quei bambini che non possono instaurare dei legami di fiducia con gli adulti che dovrebbero occuparsi di loro. Viene chiamata Hayden in qualità di psicologa per avviare una terapia. Ma quando Jessie lancia un’accusa gravissima verso un collega di Hayden, il suo lavoro raddoppia: non solo deve cercare di andare alla radice dei disturbi di Jessie, ma anche capire se quel che dice la ragazzina ha un fondamento di verità.

COMMENTO:

Ho sempre avuto una grande stima e profonda ammirazione che ho per questa donna e scrittrice.
Ero timorosa, a distanza di anni dall'ultimo suo libro, di poter rimanere anche solo leggermente delusa. Forse più da me come lettrice, che dal libro in sè. Siamo sempre in continuo cambiamento: scrittori e lettori inclusi.
Mi rendo conto che le storie vere che narra, possano non essere per tutti. Leggere di come una specialista possa aiutare bambini con le più differenti problematiche immagino possa diventare difficile da seguire.
Il doversi scontrare con tristi realtà, l' accettare che le persone possano macchiarsi di colpe inimmaginabili a danno di bambini, potrebbe rendere letture di questo genere veramente pesanti.
Temevo di dover fare i conti con ciò, di non riuscire più a sopportare certe letture, una volta diventata madre ed essermi scoperta più vulnerabile a mille e più paure.
Ma ho sempre pensato che conoscere il mondo con tutte le sue bellezze e crudeltà, oltre che essere utile per crescere e per "non dimenticare", sia doveroso anche per riuscire a conoscere meglio se stessi. Attraverso le nostre reazioni, emozioni, pensieri. E questo mio modo di pensarla è sopravvissuto ai miei cambiamenti.
Libro estremamente scorrevole, le cui vicende smuovono rabbia, tristezza, gioia...Ad avere la meglio è il senso di impotenza, e di rabbia non solo verso la crudeltà umana, ma soprattutto verso un "sistema" che investe su frivolezze dimenticandosi letteralmente di migliaia di vite umane, dei diritti dell'infanzia, del sostegno alle famiglie, alle scuole, ai centri rieducativi. Insomma...di tutto ciò che ha un'importanza nel presente di ogni bambino, quanto nel suo divenire un "adulto migliore".
view post Posted: 2/2/2022, 10:14 Pratolini, Vasco - Cronaca familiare - La nostra piccola biblioteca
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DESCRIZIONE:

«Questo libro non è un'opera di fantasia. È un colloquio dell'autore con suo fratello morto. L'autore, scrivendo, cercava consolazione.» Inizia così l'opera più intima di Pratolini, dedicata al difficile rapporto con il fratello perduto. Orfani di madre, i due bambini vengono presto separati: Vasco resta nell'umile casa paterna, Dante cresce nella dimora del Barone dove, ribattezzato Ferruccio, vive come «in un acquario – senza sbucciature ai ginocchi, senza segreti né scoperte». Ancorati a mondi troppo distanti, divisi da rancori sempre più indicibili, i fratelli restano due estranei. Finché, alla morte del Barone, Ferruccio deve lasciare il mondo dorato che lo aveva risucchiato per capriccio, e l'argine che ha tenuto separati lui e Vasco crolla. Con esiti imprevedibili e drammatici. Piccolo classico che tratteggia con sofferta onestà la complessità degli affetti familiari. [da Ibs]

COMMENTO:

Lettura che ti lascia letteralmente senza parole: la sensazione di un cuore dilaniato dal dolore arriva immediatamente al lettore, seppur silenziosamente, trascinandolo in un vortice di velata malinconia.
Non è mai facile dire addio ad una persona che amiamo, ed è ancor più difficile se l'amore per essa si rivela dopo un periodo di turbolente vicissitudini che ci hanno fatto provare sentimenti contrastanti, quasi simili all'odio. La consapevolezza che si sia perso tempo prezioso, che non si disponga più della possibilità di recuperarlo, è lacerante.
Perdere le persone che amiamo, lo sappiamo tutti, è indescrivibilmente difficile. Doverle accompagnare verso la morte, pure. Dover convivere con il rimpianto per non aver compreso prima quanto fosse importante il legame che si ha con loro a causa di una perdita che ne ha causato l'allontanamento fin dall'infanzia, è un sovraccarico per l'anima.
Credo di aver letto molti libri in cui il dolore arrivi dritto al cuore del lettore, e di essi ho ben impresso alcune pagine nella mia mente, così vivide da sembrare quasi ricordi appartenenti alla mia vita. E ciò accadrà con questo libro, di cui molte scene sono simili a ricordi reali. L'accompagnamento verso la morte del proprio fratello, la sofferenza indescrivibile causata dalla malattia, l'addio consapevole di entrambi.
L'immagine che più mi ha paralizzata però, (di cui fortunatamente non ne conosco a mia volta il reale dolore) è la descrizione che Pratolini fa della morte della propria madre. O meglio. Di come lui bambino la vide con i propri occhi. Straziante è dire poco. Lettura delicata e particolare, consigliatissima, ma con la premessa che potrebbe rivelarsi un libro in grado di riaccendere il dolore della perdita.
view post Posted: 2/2/2022, 10:09 Kakuta, Mitsuyo - La ragazza dell'altra riva - La nostra piccola biblioteca
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DESCRIZIONE:

Sayoko ha trentacinque anni, un marito ligio alla tradizione materna che vuole la donna chiusa tra le pareti di casa, a occuparsi con saggezza delle faccende domestiche, una figlia di tre anni, Akari, che nel parco, dove Sayoko di tanto in tanto la conduce, se ne sta a giocare da sola in un angolo, discosta dagli altri bambini. Anche Sayoko è sola, ma soffre terribilmente della sua solitudine. La routine quotidiana è per lei un peso che, giorno dopo giorno, si accresce a dismisura e minaccia di soffocarla. La donna decide così di rispondere a svariati annunci di offerte di lavoro. Dopo aver collezionato una marea di rifiuti, riceve la chiamata di Aoi, titolare di una società, la Platinum Planet, che offre un servizio di sorveglianza e un aiuto domestico alle persone che si avventurano in viaggi di lunga durata. Il lavoro è semplice, si tratta di annaffiare le piante, strappare le erbacce in giardino, ritirare la posta e fare le pulizie. Sayoko accetta con entusiasmo. Si ritrova così a dividere il tempo con una donna che ha la sua stessa età, ha frequentato la sua stessa università, e ostenta una personalità e uno stile di vita completamente diversi dai suoi, se non addirittura agli antipodi. [da Ibs]

COMMENTO:

Bastano poche pagine per venire catapultati nelle vite delle protagoniste di questo libro e, senza nemmeno accorgersene, ritrovarsi a condividerne pensieri, gioie, preoccupazioni.
Al giorno d'oggi, fortunatamente, si cerca di non far passare in sordina gli episodi di bullismo: le scuole offrono percorsi nel tentativo di limitarne la diffusione, gli specialisti ti corrono in soccorso nella speranza di aiutarti a non affondare.
Che tu sia "vittima" o "bullo", l'intento è quello di mostrarti che "non sei solo".
Gli episodi che emergono, quelli di cui ci si ritrova a parlare, e che poi mettono in moto differenti strategie di contenimento del fenomeno, sono solo una minima parte di quelli che realmente si verificano. Il bullismo non ha sede solo nelle scuole, tra i ragazzini alle prese con i propri cambiamenti, tra coetanei che ricercano il proprio posto nel mondo.
Lo si può trovare sul posto di lavoro, tra le mamme di bambini che frequentano la stessa classe, all'interno di un matrimonio, in una società che pretende si rispettino dei ruoli imposti dalle generazioni precedenti.
E,troppo spesso, ci si trova a combatterlo da soli. Il nostro modo di porci nelle relazioni, di percepirci, ciò che siamo e che diverremo, è frutto di ciò che abbiamo vissuto, di ciò che viviamo.
Tutto questo emerge fortemente dai racconti della vita presente e passata delle protagoniste: ogni loro insicurezza, fragilità, forza, ha un perchè. Ma i perchè a cui non si può trovar risposta sono molti: ed è proprio anche questo spingere il lettore a porsi continui interrogativi, a riflettere sui piccoli dettagli, sui propri ed altrui comportamenti che mi ha fatto apprezzare fortemente questo libro. Lettura scorrevole, storia coinvolgente che, pur trattando di tematiche serie, non risulta mai pesante al lettore.
view post Posted: 2/2/2022, 10:03 Tuti, Ilaria - Fiore di roccia - La nostra piccola biblioteca
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DESCRIZIONE:

Con "Fiore di roccia" Ilaria Tuti celebra il coraggio e la resilienza delle donne, la capacità di abnegazione di contadine umili ma forti nel desiderio di pace e pronte a sacrificarsi per aiutare i militari al fronte durante la Prima guerra mondiale. La Storia si è dimenticata delle Portatrici per molto tempo. Questo romanzo le restituisce per ciò che erano e sono: indimenticabili.

I riflettori si accendono sulle donne che nelle guerre sono spesso dimenticate o almeno lo sono state per anni. Dopo Chiara Carminati ci pensa Ilaria Tuti, con Fiore di roccia, a farle tornare indiscusse protagoniste della storia. La scrittrice friulana diventata celebre per i suoi noir con protagonista Teresa Battaglia, abbandona, almeno temporaneamente, il celebre commissario per raccontare altre figure femminile che sono state dimenticate per decenni: le Portatrici. Pochi sanno infatti che durante la Prima guerra mondiale, bambine, donne, anziane scalavano le montagne per raggiungere i soldati al fronte, pronte a portare loro viveri, medicinali, munizioni e tutto ciò di cui potevano avere bisogno. Il viaggio di ritorno spesso era più triste perché le Portatrici erano costrette a portare barelle con i soldati feriti o, molte volte, da seppellire. La guerra inghiottì la vita di tante donne, totalmente votate al fronte, attente ai richiami di avviso, alle missioni da compiere in segreto. Questo compito spettava soprattutto a quelle bambine, ragazze o anziane che vivevano vicino alle vallate più battute dalla guerra e verso le cime il loro sguardo andava continuamente perché lì combattevano i loro uomini e lì sentivano di dover andare. Ilaria Tuti, con Fiore di roccia, ci racconta una storia bellissima, una storia che vale la pena ricordare. [da Libreria Universitaria]

COMMENTO:

Una voce narrante, dolce e al tempo stesso imponente, mi ha accompagnata per tutta la notte. Agata. Con le sue parole, le sue descrizioni, le paure, il dolore, ha continuato a parlarmi di sè, della guerra, del dolore, della fatica, anche a libro chiuso.

La guerra ha sempre il medesimo volto, da qualsiasi parte la si guardi. Possiamo leggere quanta sofferenza, terrore sia in grado di causare, ma non potremo mai capire veramente ciò che lascia nell'essere umano che la vive sulla sua pelle, e a cui tocca sopravviverne indelebilmente marchiato nel profondo, sia esso vincitore o vinto.
Ed uno dei tanti aspetti per cui questo libro colpisce, è la grande capacità di Ilaria Tuti di calarsi nell'animo di ciascuno dei suoi personaggi. Molti libri descrivono quel che si trovano a vivere, provare, vedere, coloro che hanno combattuto in prima linea nel corso delle Guerre Mondiali.
Ma in prima linea, seppur in modo diverso, vi è sempre anche chi rimane "a casa", convivendo con le preoccupazioni per i propri cari al fronte, per il futuro della propria famiglia. Lottando nel tentativo di sopravvivere alla fame, alla miseria. Vedendo morire di stenti i propri figli, perdendo ogni cosa moralmente o materialmente significativa.
Questo, e molto altro, affronta magistralmente l'autrice. E lo fa con uno stile che lotta tra il renderne poetico ogni dettaglio, e il descriverne rudemente ogni particolare.
Non poteva rendere onore migliore alle Portatrici Carniche, le cui imprese ancora ad oggi rimangono troppo spesso sconosciute a tanti, e poco ricordate da molti.
Come le migliaia di donne dimenticate della storia, proprio in quanto donne.
Ho apprezzato molto gli altri libri di questa autrice, e così sono corsa immediatamente ad acquistare anche questo.
Ma, nonostante la mia ammirazione e fiducia nei suoi confronti, non avrei mai pensato di leggere un libro così notevole, che rientra a pieno titolo tra i miei libri preferiti in assoluto.
E non solo per le grandi lacrime che mi ha fatto versare, per la rabbia, i tuffi al cuore, la tristezza, la confusione che ho provato leggendolo. La motivazione vera e propria resta impossibile da rendere a parole. Come accade coi i grandi capolavori. Perchè, devo ammetterlo, per me, questo è un capolavoro.
view post Posted: 2/2/2022, 09:55 Ford, Richard - Incendi - La nostra piccola biblioteca
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DESCRIZIONE:

Nell'estate del I960 la città di Great Falls, Montana, fu circondata dal fuoco. Il fumo proveniente dalla foresta in fiamme coprì le montagne a sud, ovest e a est. Fu l'estate in cui il padre di Joe trasferì la famiglia nel Montana per non perdere l'occasione del boom petrolifero. Fu l'estate in cui il padre perse il lavoro al golf club e andò a combattere l'incendio. Fu l'estate in cui la madre di Joe incontrò Warren Miller e s'innamorò di lui. Fu l'estate in cui Joe si accorse che i genitori erano qualcosa di inesplicabile, come tutti. Nessuno di questi personaggi ritiene che la felicità gli sia dovuta. Tutti devono fare degli aggiustamenti nei confronti degli altri. Tutti, quando è in gioco la propria sopravvivenza, richiedono innocentemente che il proprio interesse prevalga, anche su quello delle persone che amano. Nessuno, dice Ford, conosce il perchè delle proprie azioni. Semplicemente le compiono. Sdradicano le proprie esigenze, abbandonano i figli, cambiano compagni di vita: tutto nel vago perseguimento della felicità.
[da Ibs]

COMMENTO:

Quando si pensa ad un incendio, la mente va immediatamente all'intensità delle sue fiamme, al loro divorarne qualsiasi cosa si trovino dinanzi. Possono propagarsi più o meno lentamente, decidere di placarsi in tempi veloci o non, oppure di continuare ad ardere silenziose persino sotto a diversi strati di neve.
In qualsiasi caso non possono che farci paura, perchè ne ipotizziamo la portata, ne immaginiamo le conseguenze, ne conosciamo la potenzialità distruttiva.
E poi ci sono incendi che con il fuoco non hanno nulla a che vedere, se non in senso metaforico.
Quelli non visibili dell'animo umano, in grado di alimentarsi alla prima scintilla, di scatenare reazioni a catena inimmaginabili. Quelli che corrodono da dentro, distruggendo i valori per i quali si ha combattuto una vita intera. Dimentichi persino dell'impatto che il loro diffondersi , possa avere sulla vita dei propri cari.
È attraverso queste fiamme che Ford ci trascina. E noi lettori non possiamo fare altro che essere spettatori inermi di eventi che, oltre a procurare sconcerto, rabbia o delusione, mettono in subbuglio numerose riflessioni.
Cosa sia giusto o meno, dove stia la verità, a cosa siamo disposti a rinunciare nel tentativo di rincorrere la felicità, quanto essa valga, sono solo alcune delle molte domande a cui non è possibile sottrarsi nel corso di questa lettura e che, difficilmente, troveranno una sicura e permanente risposta in noi, lasciandoci sempre così aperta la possibilità di un continuo confronto interiore con ciò che siamo e ciò che vorremmo e potremmo diventare.
view post Posted: 2/2/2022, 09:51 Moore, Liz - I cieli di Philadelphia - La nostra piccola biblioteca
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DESCRIZIONE:

Michaele Fitzpatrick è un'agente di polizia. Vive da sola e tra mille difficoltà si prende cura del figlio Thomas, un bambino dolce e intelligente. Pattuglia le strade di Kensington, il quartiere di Philadelphia dove è cresciuta e dove l'eroina segna il destino di molti, perché vuole tenere d'occhio l'amata sorella Kacey, che vive per strada e si prostituisce per una dose. Un giorno, Kacey scompare da Kensington, proprio nel momento in cui qualcuno comincia a uccidere le prostitute del quartiere. Michaela teme che sua sorella possa essere la prossima vittima e con l'aiuto del suo ex partner, Truman, inizierà a cercarla con fiera ostinazione, mettendo in pericolo le persone più care, e rivelando una verità che lei stessa prova a negare con tutte le sue forze. Tra detective story e saga familiare, Liz Moore costruisce un romanzo in cui passato e presente si intrecciano e si illuminano componendo il ritratto di una donna vulnerabile e coraggiosa, tormentata da scelte sbagliate e fedele al suo senso di giustizia, e racconta un quartiere ai margini del sogno americano, ma cuore pulsante di un'umanità genuina e desiderosa di riscatto. [da Ibs]

COMMENTO:

Fin da piccoli veniamo educati in base a quei valori che la nostra famiglia, la società, le istituzioni considerano essenziali. Iniziamo ad imparare fin da subito cosa possiamo fare e cosa no, tracciando in noi una linea ben marcata tra cosa sia giusto e cosa sia invece sbagliato. E crescendo ci scontriamo in continuazione con chi ci sembra, per mille e più motivi, diverso da noi.
Sebbene le esperienze vissute ed il proprio modo di essere incidano molto su come percepiamo tutto ciò che ci circonda, vi è sempre in noi una certa propensione a considerare le cose da quelle due prospettive contrapposte con cui ci hanno presentato il mondo: giusto e sbagliato. Bianco e nero.

I cieli di Philadelphia ci mostra quanto sia limitante -per noi stessi e per chi ci sta accanto - vivere in un mondo privato delle sue sfumature, svuotato di dettagli che rendono più comprensibile e accettabile l'altro. Il voler classificare tutto ciò che ci circonda, lo schierarsi completamente da una parte mal sopportandone l'altra, ci impedisce di godere della ricchezza interiore che l'incontro con chi è "diverso" da noi, offre.
Dimentichi, oltretutto, del fatto che possa bastare un attimo per ritrovarsi catapultati dall'altra parte.
Una vita condotta così, per quanto l'essere umano sappia circondarsi di apparenti amicizie o amori, conduce alla solitudine: non esiste prigione più deleteria di quella che creiamo nella nostra mente, in noi stessi.

Attraversando la vita della protagonista non fa che emergere tutto ciò. Un libro costruito attorno ad un'indagine che, tuttavia, rimane da sottofondo al mistero piu grande di sempre: l'essere umano. Possiamo analizzarne i comportamenti, studiarne la storia, giudicarne le scelte, tentare di comprenderne le emozioni, ma le domande a cui è difficile trovar risposta, resteranno sempre molte.
Cosa ci ha resi quello che siamo? È il nostro modo di essere che ci ha portati a compiere determinate scelte oppure sono state le nostre scelte a condurci sulla strada di un cambiamento irreversibile di noi stessi?
Un libro che affronta numerose tematiche: quanto l'attaccamento infantile sia determinante per la formazione di ognuno di noi, il rapporto unico che esiste tra sorelle, la tossicodipendenza e i problemi ad essa connessi, l'abuso di potere, l'omertà. Una protagonista insolita, le cui ombre non fanno altro che mostrarne l'umanità, sottolineando quanto tra il giusto e lo sbagliato, non possa esistere una linea così marcata come ci è sempre stato insegnato.
Siamo umani, esseri fragili. Possiamo sbagliare, ma anche migliorarci se siamo disposti e a riconoscere i nostri limiti e se siamo aperti ad accettare anche quelli altrui. Libro intenso, delicato e tagliente al tempo stesso, in grado di farti emozionare, ma soprattutto, di apriti la mente su tematiche a cui, spesso, si guarda da un solo punto di vista.
view post Posted: 2/2/2022, 09:45 Ward, Jesmyn - Salvare le ossa - La nostra piccola biblioteca
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DESCRIZIONE:

Un uragano minaccia la città di Bois Sauvage, Mississippi. Esch ha quattordici anni ed è incinta; suo fratello Skeetah ruba avanzi di cibo per i cuccioli di pitbull che stanno morendo nella polvere, mentre Randall e Junior cercano di farsi valere in una famiglia che sembra non conoscere la solidarierà. Nei dodici giorni che precedono l'arrivo devastante dell'uragano Katrina, i quattro fratelli orfani di madre si sacrificano l'uno per l'altro come possono. Uno sguardo potente e straziante sulla povertà rurale, Salvare le ossa è un romanzo rivelatore e reale, innervato di poesia. [ da Ibs]

COMMENTO:

Leggerlo è stato straziante, lacerante. Le vicende vengono narrate con un'apparente superficialità, che si mostra poi essere una realtà cruda e, ammettiamolo, impensabile per chi non si sia trovato a vivere la vera povertà.
Quella che ti porta a svendere tutto, compresa la tua dignità.
Una povertà che il più delle volte, oltre a lasciarti annegare in un vuoto di privazioni, ti rende persino inconsapevole che possa esistere "altro" al di fuori dell'unico mondo umiliante, meschino che conosci.
Ho fatto fatica a sopportare certi racconti: il maltrattamento sugli animali, considerato normale, mi ha portata per molte pagine a detestare i protagonisti di questo libro.
La scrittrice è stata formidabile nello scavare la profondità dei suoi personaggi, senza filtri, mostrandoli per ciò che sono, o meglio, per ciò che sono stati costretti a diventare.
Se durante la lettura ero combattuta tra l'abbandonarlo e la voglia di terminarlo per lasciarmi tutto questo dolore alle spalle, a libro concluso sono desiderosa di scoprire come proseguirà nel secondo capitolo di questa trilogia. Ci sono corazze che vale la pena di attraversare per scoprire ciò che sotto cercano di proteggere. Nel bene e nel male, ogni essere umano ha un'unicità tutta da scoprire.
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