Posts written by *Carrie*

Ase in realtà sono rientrata, però ieri
Dopo 5 anni di sfruttamento totale a febbraio ho cambiato lavoro e mi sembra di essere in paradiso!
25 giorni di ferie ad agosto e mica si può rientrare di lunedì, no?
Quest'estate ho davvero avuto un bel po' di tempo per leggere

Sfrutto l'ultimo giorno di ferie (l'ultima notte, in realtà) per finire Tragedia in tre atti di Agatha Christie.
Anche se la stessa postfazione del libro lo definisce una delle storie meno riuscita della zietta, devo dire che in realtà a me è piaciuto!!
La lettura è scorrevole, i personaggi tutti interessanti, chi fosse l'assassino non me l'aspettavo (come sempre, sigh) e Poirot non è neanche stato odioso!!!
Per me sicuramente una storia leggera, senza il pathos di Dieci piccoli indiani, ma comunque promossa

Ehm...ni!!
Nel senso che sto continuando a leggere Agathina in ordine di pubblicazione ma con dei tempi del tutto random

E d'un fiato finisco anche Il male non dimentica di Costantini, concludendo la trilogia del male.
Non so neanche come descrivere quello che ho appena finito di leggere.
Immergersi nella storia di Mike Balistreri, della Mank, della Libia e di ciò che sta al di là del bene e del male è come vivere un'altra vita.
Meraviglia allo stato puro.
Anche questa volta merita 5/5.

Dopo un'estate di thriller al cardiopalma ho bisogno di un rientro in tranquillità, quindi mi avvolgo nella copertina calda che è la mia zia Agatha Christie leggendo Tragedia in tre atti

E riprendiamo a singhiozzo le mie recensioni flash

Lascia che il passato inizi: parto dalla fine dicendo che, tirando le somme, la storia mi è piaciuta così come la scrittura. Ma. C'è un ma. La prima metà buona del libro potrebbe quasi non esserci. In questa prima parte, infatti, succede poco o niente, la storia procede in modo altalenante alternando momenti piattissimi e pieni di "boria" (un sacco di citazioni ad arte, musica, opere austriache) a botte di vita che, però, rimangono momentaneamente fuori contesto e quindi incomprensibili. La svolta si ha verso la metà, con l'introduzione di un personaggio che ho pensato segnasse il declino completo del libro e invece ha risollevato il tutto. Da lì bello, bello, bello fino alla fine che però avviene in modo un po' repentino e rimane così, nell'aria. Forse quelle 200 paginette iniziali potevano essere meglio impiegate nella parte finale della storia.

Nostalgia del sangue: una lettura fatta tutta d'un fiato. Apparentemente una struttura già vista e rivista (giornalisti alle prese con la risoluzione di un delitto) che nasconde tuttavia una storia mai banale, mai noiosa, con personaggi che sembrano di carne ed ossa; anche l'indagine prosegue in modo logico, con un sacco di colpi di scena mai scontati e mai inverosimili. L'ho divorato. Voto 5/5 meritatissimo.

Il caso Alaska Sanders: allora, premettendo che La verità sul caso Harry Quebert mi piacque moltissimo, senza leggere più nulla di Dicker mi sono fiondata sul suo nuovo romanzo, che vede protagonisti comuni con Harry Quebert. Premettendo anche che amo la narrazione a flashback e che i passaggi presente-passato-presente sono una narrazione che su di me fa molta presa, devo dire che forse Dicker questo giro si è fatto un po' prendere la mano. Tralasciando il fulcro centrale, cioè la risoluzione del caso Alaska Sanders che, di per sè, è anche parecchio interessante, il libro si porta dietro almeno 200 pag di personaggi/situazioni superflue e mini capitoli totalmente autocelebrativi. Questo ha reso a tratti un po' pesantina la lettura, ma dato che, alla fine, l'indagine è interessante e la scrittura comunque scorrevole possiamo perdonare a Joel qualche piccolo peccatuccio di superbia . Nel complesso una lettura piacevole.

Ora mi dedico a Il male non dimentica di Costantini che per me è come la Bibbia....sono circa a metà e, come sempre, Costantini non perde un colpo e io sono sempre più innamorata di Michele Balistreri

Io non sono mai riuscita a partecipare ad un raduno ma mi impegnerò affinchè sia la volta buona!!!

Eh ma cavoli ho letto la trama e ammetto che mi stuzzica non poco. Adesso aspetto il quinto titolo per vedere se c'è una folgorazione e poi scelgo

No, non tanto il titolo più breve ma quello più nella mia comfort zone

E siamo a 3!! Dai dai altri 2!!

AIUTO BISCHIERI!!!!

Via con i titoli

Allora allora...dove siamo rimasti??

. I delitti della medusa: mi spiace dire che le mie aspettative (che partivano un po' alte effettivamente) sono state deluse. Partito benissimo diventa poi davvero difficile proseguire data la narrazione che, a mio avviso, risulta molto lenta. Speravo almeno in un guizzo di vita sulla fine, ma no. Mi spiace, ma non credo che proseguirò con questo autore o, almeno con questo ciclo.

. Il racconto dell'ancella: bello, bello, bello. Leggendolo mi sono stupita di come il romanzo distopico per eccellenza sia 1984 e questo sia così in secondo piano. Da donna, l'ho trovato meravigliosamente agghiacciante. Promosso a pieni voti!

. La stagione dei ragni: Barbarina mia è sempre una garanzia, anche se secondo me questo non è il migliore dei suoi romanzi. Bellissimo conoscere il magistrato Scalviati, papà della profiler del buio Aurora, e seguire l'amicizia che diventerà fraterna con Isaac Stoner. Però, però. Il romanzo ha tantissima carne al fuoco, tanto che alcuni punti o personaggi davvero interessanti vengono solo sfiorati, tipo Ludwig. In generale, però, una buona lettura

. Signor Malaussene: libro in rilettura, cominciato con Audible e finito in cartaceo. Alla seconda volta è ancora più bello che alla prima, e riconferma Pennac come uno dei miei autori preferiti in assoluto. Geniale!!

. Dolores Claiborne: lobro di King che snobbo da anni e non so neanche perché ma, dato che i libri del Re che mi mancano li sto leggendo in ordine cronologico, non potevo scappare. Sono bastate 10 righe per darmi della scema. La storia si svolge con un'unica voce narrante, quella di Dolores, che depone la sua deposizione per discolparsi dalla morte di Vera Donovan. Bellissimo, entra di diritto nella classifica dei miei preferiti!

. Il giro del mondo in ottanta giorni: la storia molto molto bella, così come i personaggi. Ho trovato però la narrazione un po' didascalica, a tratti sembrava un libro di geografia e questo rallenta un po' il tutto. Ma tutto sommato bellino.

Ora per l'OSA capito sulla casella CHOICE azzurra e scelgo la missione "ultimo libro che hai comprato" che è Lasvia che il passato inizi di Jonathan Carrol. So o molto curiosa di questa lettura dato che sono stata proprio chiamata da questo libro, di uno scrittore ed una casa editrice a me sconosciuti. L'ho visto in uno stand del Salone del Libro e niente, l'ho dovuto comprare!

Guarda, io ogni due o tre libri letti un King ce lo metto, e quelli che mi mancano li sto leggendo in oedine cronologico, quindi può essere che mi accodo quando siamo in pari

Il mio nickname è Carrie, non è che andiamo molto lontano eh

Aserio che cerca subito di fare adepti Kinghiani ahahah il migliore

Siamo abbastanza allineate, anche io rosa zero ma gialli a non finire e il fantasy con moderazione

Guarda, ho una carissima amica che è super appassionata del genere e la Premoli è una delle sue scrittrici preferite ho schiesto subito a lei ed è la prima che mi ha consigliato