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Finito due libri. Il birraio di Preston di Andrea Camilleri:
Forse finora è il più bel libro di Camilleri che io abbia letto. Come sempre l'incipit è un fatto reale svoltosi a Caltanissetta a seguito dell'impuntarsi del prefetto Bortuzzi di inaugurare il teatro con un'opera lirica sconosciuta, il birraio di Preston e dei conseguenti disordini seguiti. La bellezza del romanzo che ne segue è proprio l'intreccio della trama, la caratterizzazione dei personaggi, l'incomprensione tra diverse culture (il prefetto è fiorentìno) e le iperboli letterarie. Davvero consigliato
La lunga marcia di Stepthen King:
Romanzo scritto inizialmente sotto lo pseudonimo di Richard Bachman e che dimostra davvero la capacità di King di trasformare in grottesco e spietato qualunque concetto. In una società non ben identificabile nel tempo, si organizza una marcia cui partecipano 100 volontari e il cui premio è scelto dal vincitore, qualunque tipo di premio. Il problema è che i concorrenti non si potranno fermare perchè chi lo farà, dopo 3 ammonizioni, verrà letteralmente fucilato sul posto. Si formano dei gruppetti di ragazzi, conosceremo le loro motivazioni, le loro storie e, man mano che il romanzo procede, lo sfaldarsi di qualunque rapporto umano, empatico, in una chiusura mentale verso se stessi e i propri limiti, in una paradossale metafora della vita e, mentre la strada si snoda sempre più lunga, non potremo che assistere impotenti all'epilogo finale Inizio Psicologia del male di Bocchiaro, saggio interessante
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