Fermo restando che quando, come è successo a me, si perde il lavoro alla soglia della cinquantina, dopo 30 anni di carriera ma non ancora alle soglie della pensione, si cominciano a rivalutare anche i sacrifici fatti quando si lavorava.....
Fatta questa premessa io, come prima cosa dico che personalmente NON VADO MAI a fare la spesa (o anche semplice shopping) la domenica, né tantomeno nei giorni festivi. E questo non solo per rispetto dei poveri lavoratori che..... diciamocelo senza troppi giri di parole..... VENGONO SFRUTTATI
Se c'è una cosa che ho imparato (ahimé... amaramente sulla mia pelle) è che con la crisi si è affermata la credenza che ad avere un posto di lavoro si è in un certo senso "fortunati".... privilegiati anche. E il titolare, per lo meno gran parte di loro, non perde occasione per farti capire che.... o così o la porta.... tanto c'è la fila di gente che ambisce ad entrare a lavorare al tuo posto! Ecco che il diritto di scelta (anche se fare o no, e quanti eventualmente farne, di straordinari) va a farsi friggere!
In pratica se vuoi uno stipendio (che poi mica sempre arriva puntuale!) devi fare come dice il capo, famiglia o non famiglia, figli o non figli, diritti o non diritti.
Seconda considerazione (anche questa strettamente personale) ma perché dovrei mai andare a lottare per un parcheggio, per un carrello, farmi spintonare dalla calca e sfinirmi in fila per fare quello che posso fare un altro giorno, magari in orario tranquillo, e magari risparmiando pure? E spesso trovando commesse meno stressate per cui più disponibili e gentili?
Tantopiù che un sacco di supermercati, almeno qui a Pisa (per cui credo che lo stesso valga anche altrove, a maggior ragione nelle grandi città) fanno orari lunghissimi, a volte aprendo addirittura alle sette di mattina e chiudendo la sera alle nove.
Mi pare che ci sia il tempo di fare tutto in settimana, anche lavorando a tempo pieno e facendo pure gli straordinari..... o no?
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