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Conclusa la mia ventesima lettura dell'anno:Acciaio di Silvia Avallone. L' ho percepito come un'opera molto ambiziosa, che però, per quanto mi riguarda, è molto lontana dall'essere un capolavoro, come molti decantano in giro sui social. Ci ha infilato un sacco di roba l'Avallone in questo libro... Compresi tanti stereotipi banalucci; talvolta mi è parsa anche molto poco credibile (la trentenne calabrese vestita di nero con gonna al ginocchio che sfrega i grani del rosario o lavora a maglia, sembra più un dipinto anteguerra che un ritratto di vita degli anni 2000, per favore Avallone!) Per scorrere scorre ... Però scorrono un bel po' di banalità. Avrei da dire anche sul titolo ..."Acciaio" che rimanda all'industria metalmeccanica, che fa da sfondo sì, ma resta comunque marginale. Beh insomma, sono un po' perplessa 😐
Più avanti credo che darò a questa autrice un' altra possibilità con il suo Cuore Nero, di cui parlano benissimo.
Ora apro Il rumore dei tuoi passi ... Dopo Tre gocce d'acqua la D'Urbano non può deludermi 😍
Edited by Azzurro - 11/5/2024, 23:04
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