Gocciadiario 2023

Grazie, Giulio, anche a te!

In occasione della Giornata della Memoria, con il mio GdL della biblioteca abbiamo letto Destinatario sconosciuto di Katherine Kressmann Taylor.
Lo avevo giā letto qualche anno fa ma l'ho riletto per l'occasione. Si tratta di un breve epistolario tra due soci di una galleria d'arte di San Francisco, entrambi di origine tedesca, uno dei quali ebreo. Nel 1932 l'ebreo resta in America mentre l'altro torna in Germania. I due sono amici fraterni e portano avanti un'assidua corrispondenza, ma quello che č tornato in Germania, inizialmente sospettoso sul nuovo regime, a poco a poco si trasforma in un nazista convinto.
E' un libriccino di una settantina di pagine. Lo consiglio vivamente a chi ancora non lo ha letto.
Ora proseguo con Fabio Stassi.

Edited by Gocciadir - 30/1/2023, 22:55

Ho finito lo stranissimo libro di Fabio Stassi Uccido quando voglio.
E' all'apparenza un giallo, ma in realtā č l'occasione per citare una serie di libri, alcuni dei quali molto particolari. Si va da Moby Dick a Quer pasticciaccio brutto de via Merulana passando per il Trattato di funambolismo di Philippe Petit (e di conseguenza Questo bacio vada al mondo intero) e Michele Strogoff. Cita (e quindi consiglia) anche Sopra eroi e tombe di Ernesto Sābato, che ho letto fino alla fine senza capirci un'acca!
Molti mi hanno incuriosita: bisogna che me li segni prima di restituire il libro.
Mi sa che leggerō altro di questo autore e nel frattempo torno di malavoglia alla Sānchez. Vediamo se riesco a finire il suo noiosissimo romanzo

Finalmente ho finito il libro di Clara Sānchez, scrittrice di cui non leggerō mai pių niente. Gran fatica, tempo sprecato, una storia in stile Harmony esotico con ambientazione africana.


Edited by Gocciadir - 23/10/2023, 20:02

Ho finito Le braci di Sāndor Mārai, che avevo letto moltissimi anni fa e di cui ricordavo pochissimo. L'ho apprezzato molto nonostante la devastante tristezza di cui č intriso.
Adesso inizio Canto della pianura di Kent Haruf.

Divorato il Libro di Haruf. E' il terzo che leggo e, sebbene l'ambientazione sia quanto di pių lontano da me, mi rapisce. Detesto Holt, non ci potrei vivere mai, rappresenta quell'America che trovo veramente piccina, provinciale, meschina...ma le storie di chi ci vive mi toccano il cuore.
Ora devo decidere se iniziare Il corpo umano di Paolo Giordano o Ci vediamo uno di questi giorni di Federica Bosco. M'ispira di pių il primo ma il secondo ha delle recensioni strepitose. Trattando il tema dell'amicizia tra due ragazzine non vorrei che fosse nello stile de L'amica geniale, che ho detestato con tutto il mio cuore, fermandomi al primo dei 4 volumi e cambiando canale dopo 10 minuti quando ho cercato di guardarlo in TV.
Leggerō ancora qualche recensione prima di decidere.

Proverō. Intanto perō ho optato per il mio concittadino.

Con la complicitā dell'influenza ho finito in tempo di record Il corpo umano di Paolo Giordano.
E' una lettura veramente faticosa, non per la scrittura ma per i contenuti. L'ambientazione č una base militare in Afghanistan e i personaggi sono soldati pių o meno alti in grado, con le dinamiche da caserma che, almeno per sentito dire, conosciamo un po' tutti.
Non che sia una novitā per me, ma ho versato un bel po' di lacrime; sono comunque contenta di averlo letto perchč č uno di quei libri che aiutano a vedere le cose da una prospettiva diversa.

Ieri sera ho provato a dare una possibilitā a Ci vediamo uno di questi giorni di Federica Bosco ma non fa proprio per me. Mi dispiace per l'autrice ma č inutile che vada avanti.
Stasera provo La colazione dei campioni di Kurt Vonnegut.

Edited by Gocciadir - 24/3/2023, 21:10

Niente, non č andata bene neanche con Vonnegut, nel quale riponevo molte speranze.

Stamattina ho iniziato Gli innamoramenti di Javier Marėas: se mi tradisce anche lui mi toccherā scrivermi un libro da sola

Edited by Gocciadir - 24/3/2023, 21:11

Marėas va sempre a toccare argomenti che mi scavano dentro...
Qui siamo alle prese con una donna il cui marito viene accoltellato a morte per sbaglio da un senzatetto con problemi mentali e ci sono pagine e pagine di riflessioni sull'assenza, sul superamento del lutto, sulla possibilitā o meno di andare avanti, insomma, una lettura molto dolorosa.
Diversamente dalle mie abitudini di lettrice monolibresca (al contrario di te...) ho iniziato anche Funny girl di Nick Hornby. Non mi pare, dalle prime pagine, che sia esattamente un capolavoro di questo autore, che generalmente mi piace molto. Stiamo a vedere.