MariM - Diario di bordo, ops! di lettura - Edizione 2023

Letto Chocolat, con vero piacere. Ed è uno di quei libri che non avrei cercato se non lo avessi trovato nell'elenco di Ready to read. Niente di particolarmente impegnativo, in fondo una commedia, ma non stupido. Di tematiche serie ne porta avanti, l'accettazione della diversità, la fede, la violenza sulle donne, i pregiudizi. Di lettura facilissima e piacevole ha anche momenti di umorismo se non pura comicità, come l'avventura del prete abusivamente introdottosi nella cioccolateria. Mi è proprio piaciuto.
Ora sono agli sgoccioli di una latro McBain, il primo, che non avevo letto nel GdL detective story perchè sono entrata nel gruppo già in corsa. Mi piace l'87°!

Io, invece, avendo visto il film illo tempore e non ricordandone un ciuffolo se non, forse, il finale (sempre che non fosse di qualcos'altro, mi sono gustata il libro (in mancanza di poter gustare un po' di tutto quel ben di Dio descritto)

Finito il primo del GdL Leggendario, prima puntata della storia di Merlino.
Mi è piaciuto, una bella leggenda.
Ora sono a metà di "La stagione della caccia" Camilleri. Lo avevo letto anni fa. Un buon libro.

Aprile è un mese un po' complicato per la lettura. Prima il viaggio, poi i lavori ancora in corso, tempo poco e stanchezza abbastanza da non superare le poche pagine prima di addormentarmi col libro in mano. Ma ad oggi libri molto graditi. Camilleri è stato una rilettura, lo ricordavo vagamente, mi era piaciuto all'uscita e ne ho avuto conferma. Un bel libro, originale.
Effatà della Lo Iacono, che è un'autrice che amo. Anche questo ha la sua originalità, fa pensare. Lo stile è sempre quello, molto immaginifico e colorato. Il personaggio principale fa molta tenerezza, un bimbo sordomuto. E poi ha un collegamento storico col processo di Norimberga. Coinvolgente ed interessante.
Adesso ho iniziato un libro di Backman L'uomo che metteva in ordine il mondo. Già dalle prime battute mi ha conquistato.

E oggi con Bussola ho completato il mese. Prima c'è stato pure Mary Poppins per il GdL ready to read.
Due libri di facile lettura, uno un ritorno all'infanzia. Ai miei tempi Mary era un mito, il film era appena uscito e ricordo di averlo visto in piedi, tanta era la folla nel cinema. Mi ha fatto piacere ritrovarla, anche se è un tipo piuttosto diverso da quella così sorridente del film.
Il libro di Bussola mi è piaciuto, ma la modalità è la stessa del rosmarino. D'accordo, il rosmarino è quello che ha replicato, ma io li ho letti in ordine inverso. Comunque molto godibile anche questo.

E inizio maggio con "Comandante". La storia del salvataggio in mare dei sopravvissuti dell'equipaggio di un mercantile che trasportava aerei per la Gran Bretagna, da parte di Salvatore Todaro, comandante del sommergibile che lo aveva affondato. Un atto di coraggio e umanità ben al di sopra della guerra che si stava combattendo. La figura di questo marinaio è veramente affascinante. Mi è piaciuto nonostante la girandola di dialetti che mi ha obbligato a ricalibrare l'attenzione ad ogni passaggio.
Ora sto leggendo "il caso Jane Eyre", che mi sta piacendo un sacco. Che cominci ad affezionarmi ai fantasy?

Due parole sul resto dei "letti". Un classico che è stato una rilettura, libro particolare che riporta una Sicilia dolente e rassegnata.
Poi un giovanissimo Mishima in una serie di racconti ricchissimi di descrizioni. Ci si sente la potenzialità dell'autore importante, sono racconti malinconici, e un po' lenti, molto poetici.
Il libro della Ranno racconta di un fatto realmente accaduto negli anni venti. Ci si trovano i temi del padre padrone, del senso di colpa ed espiazione, del matrimonio combinato per interesse e dell'amore autentico che dovrà andare anche oltre la morte.
Infine, per ready to read, la storia di una donna ebrea, o meglio, marrana, in pieno periodo inquisizione. Benestante, mercante, vedova, girerà mezza Europa sempre seguita dal pericolo, continuando l'opera del marito come mercante e banchiera, aiutando clandestinamente i connazionali della propria fede a fuggire dalla cattura e processo per eresia e approdare in paesi più sicuri ed ospitali. Una lettura interessante, sebbene la Ferri abbia un po' la tendenza agli elenchi. Ma cattura ed alla fine la lettura si rivela semplice.

Giugno mi ha reso ben poco, tre libri per fortuna belli.
Bianca Pitzorno in un bel libro storico un po' romanzo un po' libro di storia. Lettura facile nonostante la precisione e meticolosità nel trattare gli eventi.
Poi un thriller che pare abbia avuto successo in Francia. Bello, originale, teso fino alla fine.
E chiudo con McBain. Che dire? È una serie a cui mi sono affezionata, mi piace molto e la seguo volentieri.
Poi ho iniziato un libro divertente, ma siamo pure partiti e fra preparativi, navigazione, notti insonni e stanchezza ho potuto leggere veramente pochissimo. Ora sono quasi alla fine e poi ne parlerò. Fa parte dell'aperitivo neuroni. Ma, come scriveva Kipling, questa è un'altra storia.

Ad oggi letto Vacanze matte, libro consigliatomi da un'amica, bel testo da vacanza, appunto. Divertente, una specie di Forrest Gump e associati
Poi un giallo per il GdL detective Occhi d'acqua. Interessante, anche se a sensazione avevo capito chi era l'assassino alla sua comparsa (ma non il complice).
Ora sono alle ultime battute di Angelica (GdL ufficiale)

Mi sto rifacendo
C'era una volta un libro di Naoki Matayoshi e Shinsuke Yoshitake. Surreale, una favola. A volte ti sembra del tutto campato in aria, altre cattura. È illustrato. Io leggo da e-reader quindi non ho goduto appieno delle illustrazioni, suggerisco una versione cartacea per gustarlo completamente. Spirito molto giapponese.

Arianna Mortelliti - Quella volta che mia moglie ha cucinato i peperoni. Un libro interessante, una girandola di personaggi attorno al letto di un anziano in fin di vita. Non ha nulla di tetro, è la storia dell'ultra novantenne che, col supporto del fratello che già lo ha preceduto nell'aldilà, rivive i momenti chiave percorsi nella sua esistenza mentre attorno a lui si alternano moglie, figlie, nipoti, personale ospedaliero ed ognuno gli parla, si racconta, lo richiama. L'ho trovato bello, coinvolgente, con un ritmo incalzante. L'autrice (nipote di Camilleri) ha saputo far onore al nonno.

E continua la scorpacciata di luglio: due gialli e un distosatirico. Belli tutti e tre.
Per Malvaldi e Scalia non c'è da dire molto, due serie conosciute e rimbalzate sul piccolo schermo. Per Manzini, un piccolo grande gioiello. E, purtroppo, si iniziano a vedere le tracce della realizzazione di quanto scritto,soprattutto nei paesi anglosassoni (ma anche in altri, è di moda ). Lucido, graffiante, preciso, lo si gusta fino all'ultima riga.