.:ApettaVale:. |
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| Fra che bello vederti sul mio diario!!
Guarda, per Murakami ti sconsiglio di leggere L'arte di correre, almeno per il momento, se non sei convinta su di lui come autore. È un libro molto "tecnico", è sempre Murakami, lo senti tra le pagine, ma non è come leggerlo nei suoi romanzi o nei suoi racconti. Io lo consiglierei solo a coloro che sono proprio appassionati e volessero leggere tutto ciò che a pubblicato. Se vuoi provare a dargli un'altra occasione, ti consiglierei L'incolore Tazaki Tsucuro e i suoi anni di pellegrinaggio, l'ultimo che ha pubblicato e il penultimo che abbiamo letto nel GdL. A me è piaciuto davvero molto, e non è eccessivamente onirico e soprannaturale come altri libri, mi rendo conto che sia una caratteristica che non può piacere a tutti
Per Vita di Pi, direi che sì mi è piaciuto. A caldo non mi sono sentita di fare una recensione, forse avevo troppe idee in testa, vediamo a freddo cosa ne vien fuori! Poi magari trascrivo nella discussione sul libro. Ho letto le recensioni nella PB e sono d'accordo sul fatto che la prima parte sia un po' ostica, ma l'ho trovata comunque molto interessante, con tutto il discorso dell'intreccio delle religioni (un po' di "amore inter religioso" [mi si passi il termine ma non me ne vengono altri] finalmente, ho trovato molto ironica anche la parte in cui si incontrano per strada i tre santoni e guardandosi male come galli da combattimento cercano di chiarire la propria prevalenza sulla fede di Pi) e sulla vita dello zoo. La seconda parte l'ho quasi divorata, mi ha affascinato il viaggio interiore di Pi, il suo affrontare giorno dopo giorno la solitudine e la sopravvivenza, sia dal lato pratico (mangiare, ripararsi dagli elementi, diminare Richard Parcker) che dal lato spirituale (far coesistere il suo destino con la sua fede). Il finale mi ha sconvolta, e ora mi rendo conto di averlo adorato, è proprio il tipo di finale che piace a me.
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