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Recensioni "Avanti e indietro", Catena di lettura

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view post Posted on 25/7/2011, 21:13
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la Prof ♥

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Consapevolmente non ho letto alcuna delle anticipazioni che il Capo aveva postato nel forum, come di solito faccio per i libri che scelgo di leggere; potrà sembrare strano, ma non leggo mai la trama né mi informo sui personaggi, preferisco che sia tutta una sorpresa, per non formarmi alcun parere, positivo o negativo che sia.
Innanzitutto vorrei dire che Avanti e indietro mi è piaciuto di più de La mano dell’organista, non perché quello non mi fosse piaciuto ma perché, vero o falso che sia oggettivamente (se mai tale oggettività esiste), a me pare di vedere una decisa crescita dell’Autore da ogni punto di vista che conta (trama, personaggi, scrittura). Ecco, in particolare la scrittura mi ha colpito molto. C’è da dire che, come non avevo letto le anticipazioni così non avevo letto neppure le recensioni, ma l’ho fatto ora: l’autore della prima parla di prosa “semplice e adeguata”, giudizio con divisibilissimo se si dà, però, all’aggettivo “semplice” la giusta valenza di piano e scorrevole; perché lo stile è certamente pulito e privo di fronzoli (forse con frasi troppo brevi per i miei gusti dickensiani, ma sapete fin troppo bene quanto io sia fissata in merito!), ma la lingua è semplice solo apparentemente. In realtà mi sono trovata qualche volta a sussultare di gioia di fronte all’uso di verbi e aggettivi che nello scrivere di oggi non si usano più o vengono usati a sproposito per dare una patina di erudizione che non si possiede; perché quando uno sa scrivere in italiano certe parole così specifiche che su uno ci riflette sembrano davvero inusuali, si amalgamano invece perfettamente al testo.
La storia è carina e divertente e alcuni momenti sono addirittura così ilari da strappare autentiche risate, e il mistero si snoda convincente fino all’inaspettata e beffarda conclusione. Il romanzo si può definire a buon diritto “corale”, perché vi partecipa un nutrito gruppo di personaggi di entrambe le fazioni.
Un’ultima cosa, anzi due: impossibile non amare i rimatori (l’inizio è veramente azzeccato!), e un plauso alle citazioni classiche che mi hanno fatto palpitare il cuore….
 
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view post Posted on 26/7/2011, 11:12
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Tempesta tropicale

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Bella recensione, non vedo l'ora che la catena avvinghi anche me!!!
 
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view post Posted on 15/8/2011, 14:02
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Spalatore di nuvole

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Ho trovato questa terza fatica del "capo" davvero una piacevole, ancorché scorrevolissima lettura, quasi avesse le stimmate dei grandi "bestselleristi" che solitamente pratico (e lo dico perché talvolta le pagine sono scorse e io non le avvertivo!).
Tutto l'impianto narrativo, concentrato su una serie di vicende che dalla prospettiva del lettore suscita più d'un ghigno, (ma si comprende come nel reale simili avvenimenti nutrivano più d'una diatriba di campanile) si snoda leggiadra tra personaggi ben caratterizzati, coi loro tic e le loro abitudini, per i quali, allora come adesso, il balenio della prospettiva di cambiar vita muove anche le ossa più stanche e sfibrate alle più mirabolanti peripezie.
Per me che della musicalità della rima baciata sono un convinto sostenitore, trovo che nella storia i continui e pittoreschi lazzi rimati rimangano un punto debole del racconto, benché posso ipotizzare che l'imperfetta assonanza sia studiata per essere collegata a persone di per sé imperfette.
Ho riscontrato altresì eccellente competenza nel tenere ogni intreccio ben saldo fino allo scioglimento finale: mette in buon risalto la maturazione dell'autore, il suo percorso tra i perigli della narrativa iniziato da un quadrupede santificato, permettendogli di costruire un insieme di sottotrame che ne hanno alfine fatto ruscellare una corale di melodiosa beltà.
S'avverte l'erudizione della parola inusuale, magniloquente, quasi l'autore avesse voluto affiancare all'epoca dell'accadimento anche il linguaggio: nondimeno, non viene turbato il fluire ininterrotto, ogni incastro combacia perfettamente, fino a una conclusione che viviamo, più che da happy end, come giusta ed opportuna.
Non so quanto il buon Lele sia soddisfatto dell'evoluzione della sua vis narrativa, da parte mia so che è pronto per il grande salto, il panorama nazionale con questo incedere letterario non è affatto utopico.

Voto 8/10
 
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view post Posted on 19/9/2011, 13:32
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Oui, c'est moi

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Il meteo la fa da padrone, come sempre. Nebbia, neve, pioggia, sole (ma poco), accompagnano ogni pagina e ogni intreccio della trama. Un paesello, due quartieri rivali e un solo organo per le funzioni religiose ufficiali, utilizzato a turno. Nelle brume ci si perde e ci si ritrova…ma c’è anche chi si perde e basta…Un Romeo e una Giulietta…o forse due? Questa nebbia è davvero impertinente…un tesoro e due proprietari…ma chi se ne impossessa alla fine? Sempre questa nebbia…
Mi piace come Lamp descrive i luoghi e le persone, con quel sorriso bonario, lo stesso che rivolge al lettore ogni tanto.
Mi piace quel suo portare in scena i luoghi insieme alle persone, rendendoli protagonisti tanto quanto i corrispettivi umani
Mi piace quello sguardo amorevole che posa su ogni cosa. Quell’essere perfettamente consapevole di raccontare una storia, ma sapersi anche spogliare delle vesti da “cantore” per diventare cittadino delle trame che intreccia.
Confesso di non riuscire ad essere obbiettiva; conoscere Lamp da 3 anni influenza il mio giudizio critico; posso dire questo però: se avete voglia di una piccola storia tutta italiana che affonda le radici nel tessuto dei nostri borghi e raccoglie linfa dalla nostra Commedia dell’Arte, saltate sulla carrozza!!

 
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view post Posted on 29/12/2011, 11:01
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Delirio universale

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Sono passati un paio di mesi da quando l'ho letto e probabilmente qualche "maledizione" per non avere espresso la mia opinione prima mi sarà arrivata... :P
Però forse è meglio così perchè ci ho potuto riflettere un po' cercando di non far influenzare il mio giudizio dall'amicizia ormai di lunga data che mi lega all'autore (cosa non facile)...
Mentre lo leggevo pensavo "ne ha fatti di passi avanti Lele".... ecco.. questo credo racchiuda il percorso dei tre libri che finora ha scritto, una crescita costante sia dal punto di vista descrittivo che da quello narrativo...
Questo libro mi è piaciuto davvero molto in special modo nei dialoghi mai banali ma che sempre riescono a trascinare il lettore e a strappare un sorriso... la faccenda delle rime poi davvero azzeccata, impossibile non stamparci un bel sorriso sopra... non so perchè ma mi faceva venire in mente "Tre uomini in barca" di Jerome... non c'entra nulla, lo so, ma probabilmente le sensazioni che ho provato sono simili e quello io lo reputo un gran libro...
Come ha già detto Hit anche secondo me è giunto il momento di fare il grande passo ovvero di lanciarsi verso qualcosa di più "importante". Non che questo non lo sia, ma si ha proprio la sensazione ormai che non si possa più aspettare e che lo scrittore sia pronto per il salto verso qualcosa di più impegnativo ed a più ampio spettro... quando l'ho finito ho pensato proprio questo: bello, davvero bello, ma secondo me può fare ancora molto meglio.. la stoffa c'è...
Vai Lele.. ti aspettiamo... :)
 
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view post Posted on 1/1/2012, 20:16
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Tempesta di neve

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Ecco arrivo io che non sono di certo all'altezza delle vostre recensioni.

Mi aggiungo alle opinioni positive. La lettura è stata anche per me molto piacevole e divertente. L'ho apprezzato anch'io di più de La mano dell'organista.Ho letto solo due dei tre libri ma anch'io ho notato un netto miglioramento.
I personaggi sono uno spasso soprattutto i due sagrestani, che mi hanno ricordato quello del mio paese e del paese vicino, e le guardie di confini che si sfidano a colpi di rime.
I nomi sono tipici anche delle mie zone e mi sembrava di uscir di casa e ritrovarmi tra la nebbia in mezzo agli abitanti di Lomello.
 
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view post Posted on 28/4/2012, 22:23
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Tsunami spaventoso

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Confesso che questo romanzo si legge che è un piacere, scorre via piacevolmente e l'ironia è il suo carattere vincente. Mi sono divertita moltissimo a leggere le peripezie dei sagrestani, soprattutto mi ha divertito molto leggere i pensieri del sagrestano nei confronti di don Albenzio, molte volte ho sorriso nel leggerli.
Interessanti anche gli aneddoti legati a quelle zone della Lombardia, sono tradizioni del posto che chi vive a sud certo non potrebbe conoscere mai.
Vincente anche l'idea della nebbia che nasconde e non permette di conoscere ciò che sta accadendo, forse è proprio lei la vera protagonista, senza di lei certi avvenimenti ed equivoci non avrebbero potuto aver luogo.
Complimenti quindi al Lamp, davvero un romanzo molto carino che mi è piaciuto di più del precedente.
 
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view post Posted on 7/5/2012, 15:33
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Tempesta tropicale

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Romanzo godibilissimo, che mi ha lasciato piacevolmente sorpresa nonostante le mie aspettative fossero già piuttosto elevate, conoscendo le capacità e la passione letteraria del Lamp.
Il libro è denso di eventi e lo stratagemma di dipanare la trama per mezzo brevi episodi e di salti spazio-temporali ci tiene incollati al libro, sostenendo sempre il livello di suspense fino alla conclusione del romanzo.
Confesso di essere stata conquistata dalle atmosfere a me così familiari della pianura padana, dall’uso sapiente del dialetto che mi ha fatto “sentire a casa” e che credo sia comune a tutti i siciliani quando leggono le opere di Camilleri, dalla nebbia che tutto avvolge e nasconde, ma che ci sa regalare momenti poetici. Ma ci sono anche alcuni spunti divertentissimi e carichi di ironia, apprezzabili da tutti.

Adesso è giunto il momento per il nostro autore di cimentarsi in un’opera più corposa, di più ampio respiro, per non lasciare troppo presto noi lettori a bocca asciutta.

 
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view post Posted on 28/5/2012, 14:38
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Lascio che le cose mi portino altrove

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Libro carino, scritto in maniera godibile anche se penso ancora un po' immatura. Frasi brevi, a capi troppo frequenti (per i miei gusti), gestione del "corale" che lascia un po' il senso di incompiuto. I rimatori a me non sono piaciuti, una rima non è una rima se non c'è un po' di metrica dietro!!! I versi di lunghezze random non danno il ritmo e non danno il senso di "dialogo in rime", tipico del resto delle battaglie degli stornellatori toscani. In più una traduzione delle frasi in dialetto non avrebbe fatto male, dato che non sono riuscita a capirle >_<
Comunque condivido anche i pareri positivi sull'ambientazione e su alcuni personaggi, i più definiti sono per l'appunto i sagrestani. Ho trovato anche molto divertente la suddivisione del paese, la nebbia, insomma, tutta l'ambientazione è molto gustosa e promettente, peccato che poi non si perda più tempo per descrivere i personaggi e dare una vita propria anche a loro, invece di lasciarli un po' incompiuti.
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°lisa°
view post Posted on 18/6/2012, 22:51




Premetto che di Gabriele non avevo mai letto nulla e quindi non saprei certo fare paragoni o constatare miglioramenti di percorso, di certo però c'è che ho letto questo libro in poco tempo e non mi sono mai annoiata o mai ho bramato la fine della storia!
La vita di campagna, con le sue beghe e le sue tradizioni, mi conquista sempre a prescindere e quindi anche in questa occasione non son certo rimasta delusa; le frasi, come scrive Bobbi, sono forse anche a mio gusto troppo corte però le descrizioni ambientali o caratteriali non son certo venute a mancare..adorabile la descrizione dell'umidità che imperla le ragnatele, la descrizione di case che sembrano "uscite dal tempo " ( anche meteorologicamente parlando ) piuttosto che di afa e odore di sotterraneo, o le sfacettature dei vari e molteplici caratteri che si incontrano...o forse è meglio scrivere si scontrano??? nell'avvinghiarsi della trama!
A me le rime son piaciute perchè hanno sicuramente dato ritmo alla narrazione e spesso mi hanno fatto sorridere prima ancora di terminarne la lettura perchè mi figuravo proprio questo botta e risposta irriverente e canzonatorio!
Libro semplice, trama originale, ricchezza di vicende ( forse anche troppe!) e molta simpatia tra le pagine!!


Grazie Lamp per aver permesso questa catena di lettura.
 
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view post Posted on 10/7/2012, 15:14
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La donna che leggeva troppo

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Questo è il primo libro che leggo del Lamp, per cui neanch'io posso fare paragoni o dire se rispetto ai precedenti lo scrittore sia cresciuto.La scrittura è scorrevole, i personaggi simpatici ed io ho amato il misterioso Tony! Hihhihihihi, troppo simpatico. Peccato per le frasi scritte in dialetto di cui non ho capito nulla, sarebbe stato carino trovare qualche traduzione, ma cmq il senso del romanzo non l'hanno intaccato.
 
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Fanfi
view post Posted on 28/5/2013, 19:25




Un romanzo piacevole, con bella proprietà di linguaggio, una storia carina, narrata con delicatezza e freschezza. La nebbia, elemento dominante, avvolge il tutto ovattando i suoni e le immagini creando la giusta atmosfera, trasportandoci in quel lontano anno di grazia 1649 da cui torneremo INDIETRO (o AVANTI?)soltanto all'ultima pagina!! Una piccola storia di persone comuni che ci resterà nel cuore.
 
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feisty
view post Posted on 22/6/2013, 13:29




Anche per me questo è stato il primo libro che ho letto del Lamp (posso vero?) e devo dire che mi sono divertita molto a farlo.
L’ambientazione, in questo paesino del nord affogato costantemente nella nebbia, è quasi magica, ma i personaggi sono ben radicati a terra, con le loro umanissime passioni e pulsioni, da cui non sono risparmiati neanche i rappresentanti del clero (anzi!).
Scrittura piacevole, in cui ho apprezzato anche l’uso del dialetto, sebbene qualche termine mi fosse sconosciuto, e le rime che, seppur non baciatissime, hanno reso bene il carattere ruspante dei rimatori.
Tra intrecci e malintesi sono arrivata velocemente alla fine di questa buffa storia che a volte sorprende e a volte confonde e che per molti versi mi ha ricordato Guareschi e i suoi indimenticabili Peppone e Don Camillo.
Grazie per aver condiviso!
 
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12 replies since 25/7/2011, 21:13   356 views
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