| 1.La caduta dei giganti - Follett (eccellente previsione Elianto) 2. La solitudine dei numeri primi - Giordano 3. Mangia prega ama - Gilbert 4. Accabadora - Murgia 5. Le Valchirire - Coelho 6. L'intermittenza - Camilleri 7. Canale Mussolini - Pennacchi 8. Mia suocera beve - De Silva 9. I segreti del Vaticano - Augias 10. Acciaio - Avallone Commento de La Stampa: Finisce la beata solitudine dei numeri primi in cima alla classifica, arriva il ciclone Ken Follett con l’inizio della sua The century trilogy e il valore in copie vendute, nel nostro campione di sole librerie, balza sopra quota 25 mila. E’ un malloppo di 999 pagine, che pian piano racconta umili e aristocratici, poveri e ricchi, vinti e vincitori del ’900, tra la grande guerra e la rivoluzione russa, un viaggio spazio-tempo, da Londra a Mosca agli Stati Uniti, un carotaggio narrativo di un secolo tutt’altro che breve in cui la Storia è solo lo scenario di una saga familiare, per intrattenere con amabile tranquillità, senza chiaroscuri (anche se è in vendita con due diverse copertine, una bianca e una nera), senza il mistery e la suspense che sorreggevano I pilastri della terra (ora in onda a puntate il venerdì su Sky Cinema, prodotto da Ridley e Tony Scott). Altre novità in tabella: fra gli italiani La monaca di Agnello Hornby, la clausura forzata di un’adolescente nella Sicilia ’800; fra gli stranieri i thriller scandinavi di Pettersson, con il solito spietato serial killer, e della pregiata ditta Sjöwall-Wahlöö, il classico delitto della camera chiusa. Per i ragazzi ci sono I Promessi sposi e il Don Giovanni raccontati da Eco e Baricco: di fronte a orripilanti riduzioni in circolo, in una scuola che i classici li venera ma sempre meno li frequenta, ben vengano pregevoli riassunti d’autore (con Eco che si toglie lo sfizio di rovesciare la morale della favola, diffidando della manzoniana Provvidenza: questa forse i ragazzini non la capiranno subito, ma la lettura non è vietata ai maggiori). In saggistica, l’estremo saluto di Pietro Calabrese, a muso duro di fronte al suo cancro, il male contro il quale hanno lottato con coraggio le Donne di Veronesi (7°) e con cui Terzani (10°, con un album dei suoi viaggi) fece Un ultimo giro di giostra. Insegnano, aiutano, a prendersi cura di sé, a concedersi magari un bicchier d’acqua a Vichy con Maigret (3° nei tascabili). Perché, alla fine, dopo tanto arrabattarsi, dice il saggio Altan: «Uno nasce, e poi muore. Il resto sono chiacchiere».
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