Pubblico la classifica relativa ai libri venduti dal 12 al 18 Settembre
1 - La solitudine dei numeri primi - GIORDANO
2 - Mangia ama prega - GILBERT
3 - Le valchirie - COELHO
4 - Accabadora - MURGIA
5 - L'intermittenza - CAMILLERI
6 - I segreti del Vaticano - AUGIAS
7 - Acciaio - AVALLONE
8 - I love mini shopping - KINSELLA
9 - Canale Mussolini - PENNACCHI
10 - La psichiatra - DORN
E come al solito, eccovi il commento dal sito La Stampa:
"Ancora e sempre più solitario al vertice della classifica è il ritorno tascabile di Paolo Giordano, con 100 punti che ora valgono 14 mila copie, il 40% in più della settimana scorsa. Con poco più della metà, in punteggio e in copie, lo inseguono il romanzetto che ha ispirato il dolciastro film con Julia Roberts, le Valchirie misticheggianti di Coelho e l’aspra Accabadora della Murgia. Al 5° posto l’unica novità della settimana fra i primi 10: ancora un Camilleri, targato Mondadori come i precedenti Un tailleur grigio e Un sabato, con gli amici, ambientato nel profondo Nord, senza Vigata nè Montalbano, senza impasti dialettali, una commedia borghese con uno spruzzo di noir, pronta per uno sceneggiato tv d’antan, stile Bernabei, fatti salvi i cambiamenti di costume specie sessuale, escluse ovviamente le segretarie che si lascian prendere ad angolo retto sulla scrivania. Siamo in un grande azienda, fra manager, finanza, crisi e ristrutturazione, mobilità e licenziamenti con operai che salgono sulle ciminiere e sequestrano i dirigenti, rivalità, manovre e affari sporchi, politici affamati. Camilleri fruga in un nido di vipere, fra amori, passioni, tradimenti e ricatti (con furto di gioielli) disegnando lo scenario emblematico di una Repubblica fondata sul profitto, lecito o illecito che sia. L’esatto contrario cui tendeva Edmondo Berselli nelle sue pagine ultime, lottando contro quella maledetta malattia: L’economia giusta, 4° titolo in saggistica, che si ponga al servizio della persona umana e dell’interesse generale (e dunque non butti nella spazzatura delle ideologie né Marx né la dottrina sociale della Chiesa, né Keynes, Schumpeter e Hirschman) prospettando una «nuova sintesi umanistica», disposto a pagare un prezzo: la rinuncia al «benessere infinito», «meno ricchezza, meno prodotti, meno consumi». Unica alternativa, per uscire dalla morsa delle estreme diseguaglianze: il «paese abbandonato» di Jacona e la religione della moda di Anne Wintour,la dittatrice di Vogue cui è dedicato il documentario in dvd di Cutler. Il buon Dio non veste Prada."