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Shuman, George D. - L'ultimo respiro

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view post Posted on 5/7/2010, 20:46
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Spalatore di nuvole

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Trama:
Cumberland, Maryland. Tre donne spariscono in circostanze misteriose. Nessuna traccia permette di risalire al rapitore. Qualche giorno dopo, due ragazzi di Ellicott City muoiono in un terribile incidente stradale e sul loro furgone viene ritrovato il cadavere di una donna da poco scomparsa. La polizia decide di archiviare il caso: i due adolescenti sono i responsabili dei rapimenti di Cumberland. Non tutti sono convinti della loro colpevolezza, specialmente il procuratore generale del Maryland e la polizia locale. I loro sospetti sembrano confermati dal ritrovamento dei corpi delle vittime, impiccati, con evidenti segni di strangolamento e sevizie. Quegli adolescenti, giovani e inesperti, non avrebbero potuto organizzare un rapimento simile. Gli omicidi non si interrompono: ma se non sono stati i ragazzi di Ellicott City, chi ha ucciso quelle donne e continua a uccidere? Quando nessuno pare avere una chiave per risolvere il mistero, viene richiesto l'intervento di Sherry Moore, una consulente investigativa dotata di uno straordinario potere: all'età di cinque anni, a causa di un banale incidente, ha perso la vista ma ha acquisito la facoltà di "vedere" gli ultimi 18 secondi di vita di una persona. Una dote pericolosa, che la porterà, tra lo scetticismo della stampa e l'ostilità di una parte della polizia, a ingaggiare una lotta solitària con il killer, a scendere negli abissi della sua perversione fino all'ultimo respiro...

Recensione:
Dispiace costatare che ormai la propensione alla serialità abbia coinvolto anche autori di cui francamente in Italia, poco o nulla si conosce, né dei quali sia risultata eccezionalmente venduta l’opera prima.
Il suddetto preambolo per stigmatizzare l’autore di questo romanzo, il quale ha prodotto un’opera del tutto dipendente dalla sua precedente (18 secondi) “filiale” in maniera così smaccata da permettere al succitato autore sottintesi e carenze esplicative tali da pregiudicare la comprensione della lettura.
Un comportamento che non sempre è tollerato in autori molto più famosi per i quali spesso bisogna svenarsi o fare salti mortali (in caso di fuori catalogo) per poter seguire il filo conduttore degli eventi serializzati, ho trovato molesto in uno “Shuman qualsiasi”.
Inoltre la trama risulta non particolarmente interessante e coinvolgente, i personaggi (di cui spesso si ignora il sesso, venendo citati a lungo solo per ruolo o cognome) sovente vengono lasciati in balìa degli eventi ed abbandonati senza conclusioni; scontate appaiono anche diverse descrizioni, mentre l’idea di base, di per sé in precario equilibrio tra fittizio e ridicolo, si intuisce come ampiamente sfruttata nel primo romanzo, quindi non riproponibile come originale.
Con queste ragguardevoli zavorre va da sé che “L’ultimo respiro” (consigliabile a chi ha letto “18 secondi”) ha... il fiato corto ^_^ , ma se volete comunque concedergli una chance raccomando una buona dose di capacità di accettazione di una straniante concezione del paranormale.

Voto: 4/10

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