Libridine - Il miglior forum di libri e lettori d'Italia, recensioni, consigli di lettura

AA.VV. - Le città del domani

« Older   Newer »
  Share  
Xarxes UnBreakable
view post Posted on 26/4/2010, 11:01




Le-citt-del-domani


Titolo italiano: Le città del domani
Titolo originale: Cities
Autori: P. Di Filippo, C.Mieville, M.Moorcook, G. Ryman
Anno: 1974
Pagine: 367, brossura
Prezzo: 15,00 euro
Editore: Fanucci


TRAMA: Progettata e assemblata da Peter Crowther, uno dei migliori editor di fantascienza in circolazione, già insignito del prestigioso Premio Hugo, "Le città del domani" è un'antologia, innovativa nei temi e nello stile, che illustra l'impatto della dimensione urbana sul paesaggio contemporaneo e sul modo in cui ci sforziamo di immaginare il nostro futuro. Ciascuna delle quattro novelle che la compongono ci proietta in una città ora reale, ora immaginaria disegnando scenari inediti e barocchi, surreali e complessi. (fonte: Libreriauniversitaria)

RECENSIONE: E' una raccolta che contiene tre racconti lunghi e uno breve rispettivamente di quattro nomi noti della fantasy/fantascienza contemporanea, il cui denominatore comunque dovrebbe essere l'ambientazione in una qualche "città". Questo non è che sia tanto vero in quanto si tratta di racconti estremamente diversi fra loro per tematiche e stile, e l'unico in cui effettivamente sia una città ad esser protagonista è quello di Di Filippo; le storie quindi risultano poco legate e prive di alcuni filo conduttore. Non che questo sia un male in sé, ma meglio saperlo. Se si cerca un'antologia per leggere di strane città si tratta del libro sbagliato, se invece si vuol solo dare un'occhiata a quattro bravi autori poco distribuiti in Italia è acquisto perfetto.

- Un anno nella città lineare di Paul Di Filippo: l'unico racconto in cui sia davvero protagonista una "città", e difatti vince il premio miglior ambientazione. Come da titolo narra un anno di vita del protagonista scrittore che vive in una città letteralmente lineare che provvede a dividere il paradiso dall'inferno, che nessuno sa dove inizi e finisca (da un capo all'altro ci sono stati e culture molto diverse) e dove chi muore a seconda della propria condotta viene trascinato nell'aldilà da strane creature; una vera e propria trama non c'è, si tratta più che altro di tanti avvenimenti e fatterelli che capitano nel corso di un indaffarato anno.

- Specchi irriflessi di China Mieville: come al solito Mieville ha una fantasia contorta e cattiva, e ispirandosi a uno dei più inquietanti miti raccolti da Borges in Il libro degli esseri straordinari (chi l'ha letto capirà subito quale dopo poche pagine) disegna una normale Londra devastata da una strana guerra; a lui il premio miglior trama, anche bella complessa rispetto alla quantità di pagine a disposizione.

- Incendio alla cattedrale di Michael Moorcock: la nota dolente da qualche parte doveva esserci. Racconto lungo ben scritto e si vede che l'autore s'è impegnato, ma seguire trama (?) e personaggi è un'impresa. Sembra più un'accozzaglia di scenari che servano a descrivere un'ipotetica situazione mondiale post 11 settembre, molto ben curata e che passa dagli USA all'Africa mettendo in mezzo addirittura glaciazioni.

- V.A.O. di Geoff Ryman: un racconto breve e che rispetto agli sia come ambientazione sia come complessità della trama è quello meno appariscente, viste le poche pagine, ma riesce ad aggiudicarsi il premio speciale simpatia. Dove sia la città non si capisce dato che nonostante l'ambientazione futuristica e brevi accenni al mondo esterno l'intera storia si svolge in un ospizio popolato da divertenti hacker ottuagenari.


Consigliato a: amanti della fantascienza, fan dei relativi autori, chi i relativi autori deve ancora leggerli.
Astenersi: amanti dell'urbanistica in cerca d'ispirazione a causa del mendace titolo.

Edited by Lulysa - 13/9/2022, 16:46
 
Top
0 replies since 26/4/2010, 11:01   256 views
  Share