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Simpson, Joe - La morte sospesa

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Xarxes UnBreakable
view post Posted on 24/4/2010, 14:14




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Titolo italiano: La morte sospesa
Titolo originale: Touching the void
Autore: Joe Simpson
Anno: 1988
Pagine: 256, brossura
Prezzo: 16,00 euro
Editore: CDA&Vivalda


TRAMA: Queste pagine, tra le più avvincenti che si possano leggere di letteratura alpinistica, grazie anche alla bella traduzione, si aprono con una dedica a Simon Yates, "per un debito che non potrò mai saldare". Yates era il compagno di Simpson in una avventurosa scalata sulla parete Ovest della Siula Grande, una vetta a 6.536 metri nelle Ande peruviane, estate 1985. Colti, sulla cima, da una violenta bufera, i due scendono in condizioni difficilissime; Simpson si frattura una gamba e Yates cerca di calarlo, per seracchi di ghiaccio, con laboriose manovre di corda, complicate dal gelo e dall'oscurità, finché decide di tagliare la corda, in senso letterale, lasciando cadere l'amico in un crepaccio e tornando a valle con la convinzione, e il rimorso, che sia morto. (fonte: Ibs)

RECENSIONE: Autore e voce narrante della storia è per l'appunto il poveretto che finisce nel crepaccio e chiaramente non è morto, anzi è riuscito pure a uscirne e a strisciare (letteralmente) senza cibo nè acqua per 10 chilometri fino al campo base. Certa gente è decisamente coriacea, ma (essendo oltretutto io persona di mare) l'amore per certi sport penso che non lo capirò mai. Anche dopo la lettura di questo libro continuo a non vederci nulla di romantico nel congelarsi arti e deretano rischiando continuamente di ridursi a un purè o ben che vada a un surgelato findus solo per arrivare in cima al cucuzzolo di un monte, scattare qualche foto e tornare immediatamente giù, il tutto con il continuo terrore che i pericoli suddetti s'avverino. Tuttavia, anche a non si solidarizzare minimamente coi personaggi o avendo la parola "cretini" che lampeggia a intermittenza nella mente, la cronaca della disperata scalata andata e ritorno ha il suo appeal avventuroso e incolla bene. Come stile siamo al minimo sindacale, Simpson non è 'sto gran scrittore ma alla fine si tratta più che altro di una cronaca scritta per scagionare l'amico tagliafune, non una pretesa di alta letteratura. Per gli ignoranti della montagna ci sono alcune note riguardo i nomi più strani, ma per molti altri bisogna ricorrere al caro vocabolario online o cartaceo (ora so cos'è una truna). Dopo la lettura ce ne si esce con qualche nozione simpatica riguardo le scalate e con una storia bella avventurosa. Carino. E per una volta un titolo italiano che trovo molto più sensato di quello originale.


Consigliato a: fan di alpinismo e sport estremi, amanti di storie avventurose.
Astenersi: chi ha già abbastanza disgrazie di suo per mettersi pure a leggere di quelle altrui.

Edited by Xarxes UnBreakable - 24/4/2010, 15:21
 
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Laura Palmer
view post Posted on 24/4/2010, 14:19




Allora non è per me :rolleyes:
Aggiunto il link :)
 
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1 replies since 24/4/2010, 14:14   144 views
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