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Françaix, Pascal - Le madri nere

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view post Posted on 16/2/2010, 18:12
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Spalatore di nuvole

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Trama:
Fiaba allucinata e infernale, ambientata nella Francia tra la prima e la seconda guerra mondiale fuori dal tempo, il romanzo mette in scena un circolo di isteriche e rancorose figure femminili che ogni prima domenica del mese si ritrovano per lamentarsi dei destini dei loro figli perduti. Sei donne inacidite, eternamente vestite a lutto, che si aggirano tra Dio e le anime perdute, in un vendicativo e spietato tentativo di rivalsa nei confronti del mondo. Il piccolo Jacques, voce narrante lucida e paradossale, deve difendersi dalle fantasiose perfidie di una madre delirante che intende punirlo per essere sopravvissuto al gemello, e lo sottopone a ogni sorta di umiliazione.

Recensione:
Straniante questo romanzo-favola nerissima di Francaix, denso di violenza spesso fine a sé stessa, di immagini scioccanti, eppure banali nel loro ipotizzabile reiterarsi in seno a parecchie famiglie insospettabili. Molto scorrevole e di buona leggibilità, tanto da permettere la lettura in un paio d’ore, non ha molti altri pregi oltre a questo. La follia troneggia su ogni cosa (un po’ come la Maschera della Morte Rossa di Poe) spargendo il suo seme malato su ogni altra vicenda: tutto ciò che potrebbe avere contatti con una realtà “logica e raziocinante” viene progressivamente spazzato via dall’incedere sicuro della patologia psichica. Ciò che l’autore fa scorrettamente è cercare di rendere digeribili situazioni che non possono essere tali, condizioni malate sino al parossismo, crude situazioni di degrado impossibili da filtrare (anche) con
la tentata indifferenza salvifica di uno dei protagonisti.
La situazione diviene presto così grottesca da non stare in piedi, se non in un manicomio, assunto che però mai l’autore si azzarda a nominare, lasciando che tutta la realtà e i personaggi si pieghino o adattino alla pazzia. Forse la prosa di Francaix ha i suoi estimatori, così come esistono sdilinquiti ammiratori di certa brutta arte, sta di fatto che il retrogusto che lascia in bocca la narrazione è di condimento eccessivo fino all’immangiabile.

Voto 4,5/10

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Edited by ~ Niniel ~ - 7/11/2016, 12:18
 
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