Libridine - Il miglior forum di libri e lettori d'Italia, recensioni, consigli di lettura

Mankell, Henning - Il cinese

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 1/4/2013, 18:47
Avatar

Spalatore di nuvole

Group:
BOSS
Posts:
23,723

Status:


La poetica di Mankell ha reso la narrazione, talvolta faticosa e non priva di momenti d'impasse, un piacere per la lettura, così densa di riferimenti esplicativi da essere sempre grandemente interessante, con una precisa e quasi affabulatoria capacità di accompagnare alla scoperta di eventi storici a noi non molto familiari, e talmente accurata da non abbandonare mai il lettore all'incomprensione.
Nella estesa e corposa dissertazione storica, Mankell dà l'impressione di avere perfettamente il controllo delle sue argomentazioni, così come si ravvisa il piacere filologico che ne ha animato la creatività.
Nota dolentissima invece nella parte investigativa, piena di buchi e con un personaggio (il giudice) del tutto antitetico a qualsiasi anelito da detective. Inoltre, mi pare ci siano cose che proprio non funzionano, e su cui il mistero che Mankell cerca di mantenere non porta ad altro che alla domanda: che c'entrano?
Ad esempio:
il bambino ucciso tra gli anziani, che mistero dovrebbe racchiudere? Il nastro rosso, come mai è arrivato sulla scena del crimine, che simbologia dovrebbe avere? E i cani nel villaggio perché sono rimasti silenti nel lungo eccidio, suggerito anche lento, come quello descritto? Stendendo anche un velo pietoso sulla cervelloticità delle motivazioni...

Spiacente ma l'assenza o le flebili spiegazioni che si traggono non rendono, a livello thriller, questo come un buon prodotto.
Considerano da 8 la parte storica e da 4 quella thriller, la media è
6/10
 
Top
view post Posted on 2/4/2013, 18:57
Avatar

I have a dream

Group:
Libridinosi
Posts:
22,908
Location:
il mondo dei sogni

Status:


Concordo con lo spoiler di Hit.A me questo libro non è piaciuto.Volevo leggere un thriller e mi sono trovata un libro non ben classificato che non è certamente thriller, non è nemmeno un giallo, ma non si può classificare nemmeno come narrativa.Insomma il nome dell'autore in copertina serviva soltanto a classificarlo tra i thriller negli scaffali delle librerie, per il resto il thriller vero e proprio forse è rimasto in Svezia ma a noi non è dato saperlo.
Con questo non voglio dire che il libro è scritto male, tutt'altro.La narrazione è fluente, la storia ben documentata, sicuramente le ambientazioni sono descritte a dovere, ma la storia in sé è veramente assurda. Le motivazioni che vengono indicate come motore degli omicidi sono ridicole, il tutto si svolge in maniera irreale, per non parlare dello svolgersi della vicenda ai giorni nostri che in alcuni momenti ho trovato imbarazzante.A un certo punto avrei preferito che il libro continuasse tutto solo nel 1800!Poi non ho capito che ci azzeccavano in tutta questa vicenda le fisime mentali del giudice e del marito nei confronti del loro matrimonio, oltretutto descritti in un modo alquanto squallido.
Le vicende di Pechino vissute e compiute dal giudice permettetemi sono peggio che fantascienza.
La vicenda della foto, come si sono svolti i fatti dopo.Insomma per tutta la durata del racconto sono rimasta in attesa del gran finale e poi tutto finisce
con un colpo alla testa del più cattivissimo di tutto sparato dal nipote che lo pedinava e lui che non se ne accorge!
Ma quando mai!!!!!!!!
No mi dispiace. Do 5/10 salvando solo la narrazione di alcune parti della storia,tutto il resto è noia come diceva il buon Califfo.
 
Top
view post Posted on 18/11/2014, 08:23
Avatar

Neve

Group:
Libridinosi
Posts:
12,046

Status:


Vedo che più o meno le conclusioni di Hit, Mari e Kryssa coincidono con le mie stesse sensazioni: Insipido, inconcludente, una serie di ingenuità nei personaggi femminili che rendono poco appetibile questo libro.
 
Top
32 replies since 7/2/2010, 17:57   250 views
  Share