Bomba d'acqua
- Group:
- Libridinosi
- Posts:
- 2,395
- Status:
| |
| Bene, ora posso dire anch'io la mia, sebbene non sappia cosa si possa mai aggiungere a quanto avete già abbondantemente sviscerato voi! Ho adorato questo romanzo dall'inizio alla fine, è scritto superbamente, è scorrevole, sa incuriosire, insomma, per tutta la lettura non mi ha mollata mai. Jane...che dire di Jane? In tutto questo tempo non avevo mai considerato di leggere il libro perché nessuno dei film che ho visto me l'aveva resa invitante; mi sembrava moscia, slavata, insomma, non un personaggio avvincente o col quale poter sentire una qualche affinità. Al contrario l'ho trovata spaventosamente simile a me, o forse l'intento dell'autrice, incredibilmente ben riuscito, era proprio quello di rendere facile l'immedesimazione alla donna media. Comunque il suo carattere, la fantastica tempra morale(sapete che io sono per le storie che parlano di ONORE, moschettieri, duelli, patti e promesse...), perfino i pensieri mi trovavano perfettamente in sintonia con lei; l'unica differenza che ho riscontrato è nel livello di bontà: mai e poi mai avrei perdonato la malefica zia morente, forse nemmeno mi sarei recata al suo capezzale, tant'è che io non mi sarei mai beccata i 20.000 rubli di eredità mentre lei si, ma pace!!! Rochester...sulla carta dovrebbe avere tutto quello che a un uomo occorra per far impazzire una donna: è intelligente, passionale, (apparentemente)vivace, impetuoso, sa quello che vuole e vive d'amore e per l'amore, è disposto a tutto per la donna che ama, cosa volere di più? Si vede che io sono la regina delle contraddizioni, perchè a me è piaciuto talmente poco che non capisco nemmeno io il perchè. L'ho trovato un personaggio in realtà debole, da giovane compie un errore e reagisce dandosi alla dissolutezza e al vagabondaggio, perdendo di vista principi e onore; più maturo, sceglie comunque di mentire anzichè confessare la verità, anche a costo di rovinare la sua amata a causa di questo inganno, il che lo rende anche un buon egoista. Per finire, nella disgrazia, è ridotto a un'ombra, a un niente, senza di lei non riesce e non desidera nemmeno stare al mondo, ne ha bisogno come dell'aria. Io un uomo così non lo vorrei mai al mio fianco, e voi? Ho molto gradito il tocco gotico-giallo che la Bronte ha dato al romanzo, voi sapete che io sono e resto Lady-thriller, e ho davvero apprezzato quel pizzico di mistero, velato nel modo giusto, che mi è stato guastato solo dalla precedente conoscenza dello svolgersi della vicenda. Carina anche la "coincidenza" dei parenti ritrovati, anche qui i personaggi sono stati raccontati meravigliosamente bene; St. James è forse una delle persone più tristi che si siano mai lette, di più non c'è da dire. Tuttavia un piccolo neo in questa storia l'ho trovato: non ha saputo emozionarmi a fondo. Non so se questo sia dipeso, come già detto, dal fatto che conoscevo lo svolgersi degli eventi, fatto sta che, per quanto mi sia piaciuto e lo abbia letto anche in momenti in cui non avrei potuto leggere, non mi è entrato nel cuore. Scusate se il paragone non calza, le storie sono diversissime e non si dovrebbero confrontare, ma sono due capolavori della narrativa inglese e mi viene spontaneo: una volta letto e amato Orgoglio e pregiudizio, dopo essermi innamorata perdutamente di Darcy nonostante i suoi difetti, dopo essere stata letteralmente male per giorni e giorni dopo averlo chiuso e tuttora star male dopo ogni visione del film(il libro lo comprerò e chi mi conosce sa che non ne possiedo quasi nessuno), mi sento un po' delusa dal misero trasporto che questa lettura, che dovrebbe essere fortemente emozionante, mi ha donato. Potrebbe essere soggettivo, potrebbe essere il momento, potrebbe non essere il MIO romanzo, resta il fatto che, si, mi è strapiaciuto e l'ho letteralmente divorato, ma non mi ha aumentato nemmeno un attimo le palpitazioni.
|