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Brontë, Charlotte - Jane Eyre

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Mara_z
view post Posted on 1/5/2016, 17:56




complimenti! ^_^
 
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view post Posted on 15/5/2016, 22:23
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Pugio Dirkio - generale della Legione Viktorica

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Cosa potrei dire che non è già stato detto?
io poco ma qualcun'altro forse un poco di più.....
Eccolo.....

era una giornata di fine maggio ,il sole splendeva alto nel cielo azzurro e una leggera brezza mitigava la calura che preannunciava l'arrivo dell'estate.
l'uomo e il cane salivano il sentiero e arrivati ad una piccola radura,trovarono un po di ristoro in una piccola sorgente , l'uomo si mise poi a sedere sotto una grande quercia ,a riposarsi dopo la lunga camminata e fatta una carezza al cane ripensò agli eventi degli ultimi tempi.
dopo un poco guardando il cane gli chiese:
E tu Pilot cosa ne pensi?
Il vecchio cane alzò il muso a guardare il suo padrone con aria interrogativa...
Come a liberarsi da un peso l'uomo parlò rivolto al destino:
Non è giusto che io sia stato solo un personaggio di "contorno" non era nei patti!
Guarda il mio uccellino come mi ha ridotto per i suoi fini!
Senza una mano e senza un'occhio e per giunta mi ha ridotto pure cieco ,per poi ridarmi la vista dopo qualche anno...
Oltre alla salute ci ho rimesso una tenuta che valeva migliaia di sterline e dopo tutti questi anni , tutti stanno ancora ad applaudire al suo "capolavoro" senza sapere che dietro a quell'essere così fragile si cela una persona priva di qualsiasi scrupolo ,che pur di arrivare al suo fine ,si fa gioco delle persone rendendole ricche ma stupide ,arroganti e prive di buone virtù ,mentre lei è bruttina,povera e ha tutte quelle doti che la fanno elevare sopra agli altri.mentre invece è anche lei una piccola snob.
Come dite?
L'amo?
Certo che l'amo ,ma a che prezzo?
Alla fine ha avuto tutto ,soldi un nome rispettato i e un marito che l'ama , invalido,semi cieco ,così nel dubbio è sicura che non andrò molto lontano....
Rochester,si alzò ,appoggiandosi alla mano buona ,si diede giù all'erba ,sospirò e chiamò Pilot e tornando verso la tenuta scosse la testa borbottando: non doveva andare così....

Come ha detto Massy ,non so se è un capolavoro,non sono la persona adatta per dirlo ,Mi sembra che l'autrice importi non tanto avere quella libertà di proprietà e di linguaggio che alle donne di allora era negata ,ma che sia alla fine accettata in quella società che ai più è negata perchè poveri o non di rango ,non mi sembra una battaglia per ma una battaglia di.
In tutti i casi è stato sicuramente un libro rivolto alle donne ,del ceto medio,dove chiunque si poteva riconoscere ,un 'accusa a un sistema dove la donna non ha nessuna voce in capitolo nessuna tutela. un riconoscere i propri diritti .oltre ad essere stato e lo è tutt'ora ,uno dei più grossi colpi commerciali dell'editoria mondiale.
8/10
 
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view post Posted on 15/5/2016, 23:50
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Bomba d'acqua

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Di questa storia mi ha sempre colpito la sfiga assoluta della protagonista, introvabile (almeno oggi) esemplare di donna disposta a qualsiasi sacrificio per amore, anzi già costituzionalmente predisposta al sacrificio di suo, e la nonchalanche con cui se la cava (almeno sul piano morale) l'infame aspirante-bigamo Rochester che se ne va in giro dichiarare il suo amore alle ingenue donzelle mentre nasconde in casa la moglie malata di mente.

Credo che se si è parlato molto di questo romanzo è perchè una domanda aleggia su di esso: perché questa storia piace? Forse perché Jane incarna il modello della donna tenacemente passiva, resiliente a qualsiasi disgrazia e capace di sopportare qualsiasi infamia da parte dell'uomo che ama pur di illudersi di essere amata?

Insomma una di quelle "Donne che amano troppo", convinte (ma in questo la poveretta era piuttosto facilitata dagli eventi) che "la vita è sacrificio" ecc ecc?

E qui si chiude il cerchio del paradosso: la "romantica" storia di Jane più che agli uomini piace alle donne, incluse le donne-giaguaro e le donne-iena, quelle che per molto meno di quante ne abbia combinate Rochester dichiarano "dedicherò il resto della mia vita a rovinarlo". E' forse il mito del Vero Amore (maiuscole non ironiche, o forse no) che alberga in fondo al cuore della più iena delle nostre compagne (nel mondo reale) a rendere questa storia tanto attraente?

O forse a far assolvere il nostro Rochester c'é l'idea che invece di concedersi con l'ingenua Jane un amorazzo ancillare (solo sesso per lui, infatuazione per il principale per lei, storia a termine con licenziamento finale della dipendente in lacrime) lui stesso si mostri in qualche modo veramente innamorato? E questo lo giustifica agli occhi delle lettrici?

Vabbé, dopo questo sproloquo beccatevi la famosa scena (completa) della dichiarazione sotto il (galeotto) albero di noci:

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view post Posted on 16/5/2016, 23:03
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Grandinata estiva

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CITAZIONE (sacha71 @ 16/5/2016, 00:50) 
E qui si chiude il cerchio del paradosso: la "romantica" storia di Jane più che agli uomini piace alle donne, incluse le donne-giaguaro e le donne-iena, quelle che per molto meno di quante ne abbia combinate Rochester dichiarano "dedicherò il resto della mia vita a rovinarlo". E' forse il mito del Vero Amore (maiuscole non ironiche, o forse no) che alberga in fondo al cuore della più iena delle nostre compagne (nel mondo reale) a rendere questa storia tanto attraente?

Mi scuso per aver estrapolato questo passaggio dalla tua accurata analisi, è fuori di dubbio che Jane Eyre piaccia alle donne più che agli uomini (peraltro questo thread mi sembra confermarlo ampiamente) semmai è sul perchè che, almeno personalmente, ho meno certezze, chissà forse il tuo paradosso (ma è un paradosso?) sul vero amore può rivelarsi un'interessante chiave di lettura.
Il personaggio di Jane Eyre ha così tante sfaccettature che qualsiasi tipologia di donna può identificarsi con lei.
E soprattutto, pur con tutto il carico di sfiga che pare portarsi dietro (eccessiva, concordo) alla fine della fiera risulta vincente su tutte le ruote:
si porta a casa l'uomo che ha scelto e lo ottiene alle sue condizioni ( " l'ho sposato lettore mio" invece che "mi ha sposata lettore mio", c'è fiorita una letteratura dietro la scelta di una frase a scapito dell'altra).
Lo accetta solo quando sa di potersi rapportare a lui in condizioni di parità, il diverso status sociale che distingue i due personaggi si fa sentire per 4/5 del romanzo e non basta neppure l'eredità da lei acquisita a metterli sullo stesso piano, ci vorrà la cecità di Rochester affinchè questo avvenga.
Rovescia ad una ad una tutte quelle leggi non scritte secondo cui una donna se non è di nobili origini, bella, ricca e quant'altro nella vita deve solo accontentarsi di quel passa il convento.
E proprio la sua non particolare avvenenza è il grimaldello per far breccia nel cuore di ogni donna....."se ce l'ha fatta lei!".
Il bello, solo per questo l'apprezzamento dovrebbe essere forse più trasversale, è che questa roba è stata scritta ma soprattutto pensata due secoli fa.....storcere la bocca diventa complicato.

Edited by massy64 - 17/5/2016, 07:26
 
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view post Posted on 17/5/2016, 06:33
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Bomba d'acqua

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CITAZIONE (massy64 @ 17/5/2016, 00:03) 
...accurata analisi...

Come certamente hai capito volevo solo essere un po' ironico, una analisi accurata presupporrebbe una formazione (ad esempio sul quel periodo storico) che non ho.



CITAZIONE (massy64 @ 17/5/2016, 00:03) 
...alla fine della fiera risulta vincente ...

Sì hai fondamentalmente ragione. Secondo molti, oggi, sposare un invalido con la prospettiva i doversene prendere cura per tutta la vita non sembrerebbe questa gran vittoria ma applicare la mentalità corrente è, appunto, un anacronismo. Presumo invece che, nella logica del personaggio (e di ciò che mi è dato capire della mentalità dell'epoca), il quadro descritto è una necessaria riduzione della preponderanza maschile che consente a Jane di emanciparsi assumendo nel rapporto - e soprattutto nella sua stessa vita - quel ruolo da protagonista che il contesto sociale e la educazione ricevuta le negavano.
 
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view post Posted on 17/5/2016, 22:20
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Pugio Dirkio - generale della Legione Viktorica

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Secondo molti, oggi, spSecondo molti, oggi, sposare un invalido con la prospettiva i doversene prendere cura per tutta la vita non sembrerebbe questa gran vittoria ma applicare la mentalità corrente è, appunto, un anacronismo. osare un invalido con la prospettiva i doversene prendere cura per tutta la vita non sembrerebbe questa gran vittoria ma applicare la mentalità corrente è, appunto, un anacronismo.

Non sposa solo un invalido , ma un RICCO invalido ,mentre oggi ,un invalido può essere una ricca opportunità.
Lo status era diviso da un solco enorme ,e questo libro ,all'epoca ,racconta che in qualche modo lo status si può cambiare ,e il solco riempire,è stato un piccolo seme che nel giro di neanche un secolo ,complice la rivoluzione industriale e la grande guerra ,ha fatto in modo che la donna occupasse un ruolo e un riconoscimento nella società che fino ad allora le era stato negato .
 
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view post Posted on 18/5/2016, 06:57
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Bomba d'acqua

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CITAZIONE (dirk58 @ 17/5/2016, 23:20) 
...Non sposa solo un invalido , ma un RICCO invalido ...

Ok, ma non mi sembra che questo abbia a che fare con l'analisi del personaggio.

Le storie di finzione, oggi come allora, sono ambientate molto spesso nella ricchezza e questo ha a che fare con il genere (o lo stile) praticato dall'autore il suo rapporto con le fantasie dei lettori ecc.

Quante storie ambientate nel medio evo conosci con protagonisti servi della gleba? Perché Amleto non è il figlio di un maniscalco? ecc ecc



CITAZIONE (dirk58 @ 17/5/2016, 23:20) 
Lo status era diviso da un solco enorme

Esatto, Rochester sovrasta nettamente Jane sul piano economico, sociale, del fascino personale, in quanto uomo in una società tutta "al maschile", ed almeno all'inizio ciò che si prospetta a Jane è il matrimonio con un uomo che dentro di sé continuerà a chiamere "sir" per tutta la vita.

Poi le cose si capovolgono: sarà lei a prendersi cura di lui, i ruoli si sono invertiti, ed è questa la nemesi di Rochester: alla fine lei è vincente e lo sfigato (absit iniuria verbis) è lui.


A questo punto non resta che vederci la scena complementare alla precedente, a ruoli invertiti ;)

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view post Posted on 18/5/2016, 21:41
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Pugio Dirkio - generale della Legione Viktorica

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Le storie di finzione, oggi come allora, sono ambientate molto spesso nella ricchezza

r

Se leggiamo la storia cosa ci dice?
Chi aveva il potere ?
Chiesa
Monarchia
poi a cascata tutta la filiera.....
Mi sembra naturale che il colpo grosso lo fai con il ricco :hihi:
Anche oggi come ieri.....
Quindi il romanzo ,e ancora di più quello storico ,parlano dsi ricchezze ,ingiustizie soprusi etc.etc.
Tornando a Jane Eyre ,non mi sembra tanto sfigata ,se a 20 anni , si ritrova ricca e sposata con un ricco invalido :complimenti:
io plaudo al colpo commerciale ,sai quante donne del medio-basso ceto si sono identificate a Jane?
 
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view post Posted on 2/7/2016, 14:37
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Bomba d'acqua

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Bene, ora posso dire anch'io la mia, sebbene non sappia cosa si possa mai aggiungere a quanto avete già abbondantemente sviscerato voi!
Ho adorato questo romanzo dall'inizio alla fine, è scritto superbamente, è scorrevole, sa incuriosire, insomma, per tutta la lettura non mi ha mollata mai.
Jane...che dire di Jane? In tutto questo tempo non avevo mai considerato di leggere il libro perché nessuno dei film che ho visto me l'aveva resa invitante; mi sembrava moscia, slavata, insomma, non un personaggio avvincente o col quale poter sentire una qualche affinità. Al contrario l'ho trovata spaventosamente simile a me, o forse l'intento dell'autrice, incredibilmente ben riuscito, era proprio quello di rendere facile l'immedesimazione alla donna media. Comunque il suo carattere, la fantastica tempra morale(sapete che io sono per le storie che parlano di ONORE, moschettieri, duelli, patti e promesse...), perfino i pensieri mi trovavano perfettamente in sintonia con lei; l'unica differenza che ho riscontrato è nel livello di bontà: mai e poi mai avrei perdonato la malefica zia morente, forse nemmeno mi sarei recata al suo capezzale, tant'è che io non mi sarei mai beccata i 20.000 rubli di eredità mentre lei si, ma pace!!!
Rochester...sulla carta dovrebbe avere tutto quello che a un uomo occorra per far impazzire una donna: è intelligente, passionale, (apparentemente)vivace, impetuoso, sa quello che vuole e vive d'amore e per l'amore, è disposto a tutto per la donna che ama, cosa volere di più? Si vede che io sono la regina delle contraddizioni, perchè a me è piaciuto talmente poco che non capisco nemmeno io il perchè. L'ho trovato un personaggio in realtà debole, da giovane compie un errore e reagisce dandosi alla dissolutezza e al vagabondaggio, perdendo di vista principi e onore; più maturo, sceglie comunque di mentire anzichè confessare la verità, anche a costo di rovinare la sua amata a causa di questo inganno, il che lo rende anche un buon egoista. Per finire, nella disgrazia, è ridotto a un'ombra, a un niente, senza di lei non riesce e non desidera nemmeno stare al mondo, ne ha bisogno come dell'aria. Io un uomo così non lo vorrei mai al mio fianco, e voi?
Ho molto gradito il tocco gotico-giallo che la Bronte ha dato al romanzo, voi sapete che io sono e resto Lady-thriller, e ho davvero apprezzato quel pizzico di mistero, velato nel modo giusto, che mi è stato guastato solo dalla precedente conoscenza dello svolgersi della vicenda.
Carina anche la "coincidenza" dei parenti ritrovati, anche qui i personaggi sono stati raccontati meravigliosamente bene; St. James è forse una delle persone più tristi che si siano mai lette, di più non c'è da dire.
Tuttavia un piccolo neo in questa storia l'ho trovato: non ha saputo emozionarmi a fondo. Non so se questo sia dipeso, come già detto, dal fatto che conoscevo lo svolgersi degli eventi, fatto sta che, per quanto mi sia piaciuto e lo abbia letto anche in momenti in cui non avrei potuto leggere, non mi è entrato nel cuore. Scusate se il paragone non calza, le storie sono diversissime e non si dovrebbero confrontare, ma sono due capolavori della narrativa inglese e mi viene spontaneo: una volta letto e amato Orgoglio e pregiudizio, dopo essermi innamorata perdutamente di Darcy nonostante i suoi difetti, dopo essere stata letteralmente male per giorni e giorni dopo averlo chiuso e tuttora star male dopo ogni visione del film(il libro lo comprerò e chi mi conosce sa che non ne possiedo quasi nessuno), mi sento un po' delusa dal misero trasporto che questa lettura, che dovrebbe essere fortemente emozionante, mi ha donato. Potrebbe essere soggettivo, potrebbe essere il momento, potrebbe non essere il MIO romanzo, resta il fatto che, si, mi è strapiaciuto e l'ho letteralmente divorato, ma non mi ha aumentato nemmeno un attimo le palpitazioni.
 
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view post Posted on 2/7/2016, 15:10
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Bomba d'acqua

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CITAZIONE (labrbr @ 2/7/2016, 15:37) 
...non mi è entrato nel cuore... ...Orgoglio e pregiudizio....essere stata letteralmente male per giorni e giorni dopo averlo chiuso e tuttora star male dopo ogni visione del film...mi sento un po' delusa dal misero trasporto che questa lettura... Potrebbe essere soggettivo, potrebbe essere il momento,... non mi ha aumentato nemmeno un attimo le palpitazioni.

Un po' ti invidio perché qualcosa di simile (o quello che si suppone ne potrebbe essere l'equivalente maschile) non l'ho mai provato. Ed averlo provato anche una sola volta per un solo libro credo che sia un privilegio che non spetta a tutti. E' possibile che abbia a che vedere con lo choc emozionale della "prima volta" (per definizione irripetibile) o da condizioni soggettive che non posso conoscere, credo tuttavia che ci possano essere motivi puramente letterari.

O.&P. è il romanticismo puro, gli ostacoli che si frappongono alla felicità dei due amanti sono esclusivamente di tipo psicologico e sociale, credo che sia l'archetipo di un milione di storie d'amore scritte da allora in poi che fanno smaniare il lettore (o lo spettatore) che dentro di sé continua a ripetersi "ma perché lasciano da parte tutte queste paure e non ammettono di amasi reciprocamente?" ed il liberatorio bacio finale porta in paradiso il lettore più che i due protagonisti.

J.E. somiglia più alla vita vera... c'é la povertà, il sacrificio, la malattia, la morte, un contesto economico-sociale più crudo, in cui possono anche succedere cose molto brutte... e poi c'é (riprendo dai post precedenti) una muta lotta di predominio tra i due... la vincitrice Jane avrà il suo uomo tutto per sé, in un certo senso in suo potere... non è qualcosa che faccia proprio sognare...

Che io sappia J.E. non ha imitatori letterari , non è un archetipo cui si rifacciano altre storie, resta anzi strettamente legato al suo tempo ed ad un determinato contesto sociale, anzi, a ben guardare, la narrativa popolare odierna (essenzialmente cine-televisiva) punta più sulla donna guerriera, che impugna la spada (anche letteralmente) per combattere e vincere (anche in modo cruento) per un ideale superiore, non per l'amore in sé, mentre l'amore sarà il premio finale del suo eroismo, secondo lo schema che per anni è stato riservato ai protagonisti maschili dei romanzi d'azione.

Altro che il silenzioso eroismo passivo fatto di sacrifici e scelte difficili di J.E.!
 
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view post Posted on 2/7/2016, 17:39
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Bomba d'acqua

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Veramente devo dire di essere fortunata, più di qualche libro mi ha emozionata in quella maniera, una volta ho perfino pianto, spesso mi ci sono ritrovata a pensarci durante la giornata, sia quand'ero al liceo che, più tardi, al lavoro. Sono pochi ma buoni!
 
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70 replies since 29/1/2009, 14:20   1600 views
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