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Steinbeck, John - Furore

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drbree
view post Posted on 3/11/2009, 18:13




assolutamente reticente a leggere un libro dal titolo tanto scarso e con una orribile copertina, alla fine lo ho preso in biblioteca perchè era menzionato da tutti e non potevo fare l'ignorante...
ebbene furore è uno dei libri che mi hanno toccato di più...

c'è tanta umanità in queste parole, c'è tanta somiglianza con ciò che sta accadendo oggi per colpa della crisi: la perdita della casa, l'insicurezza del domani, la ricerca affannosa di un qualsiasi lavoro pur di continuare a vivere come un essere umano...

 
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abtonung
view post Posted on 3/11/2009, 18:51




è veramente un libro da leggere, visto che è riemerso questo post ne approfitto per riconsigliarlo a chi non l'ha ancora letto.
 
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TearsRain
view post Posted on 10/3/2011, 21:42




L'ho finito di leggere oggi. Attribuisco un 9/10 anche io. ^_^
 
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Lettoredicuore
view post Posted on 8/7/2012, 12:06




Semplicemente bellissimo. Ambientazioni straordinarie, stile incisivo e mai banale, lucidità di analisi nelle pagine di critica sociale e profondità di contenuti in quelle narrative. Pochi romanzieri sono capaci di farti vivere con tale intensità una storia come questa, merito anche dell'uso costante del discorso diretto. Unica nota stonata quella nostalgia per la società preindustriale che traspare da alcune sue riflessioni, ma quando ti trovi davanti un romanzo del genere queste sfumature non contano più.
 
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maxmax72
view post Posted on 8/7/2012, 19:09




Libro molto bello e toccante, Steinbeck è riuscito a rendere un argomento, trattato più volte dalla letteratura mondiale, molto poetico e leggero nella sua drammaticità. Letto "Furore" consiglio anche "Uomini e topi" che insieme a "La valle dell'Eden" considero i suoi tre capolavori!
 
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view post Posted on 8/10/2023, 16:12
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Oui, c'est moi

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E’ una recensione scritta quando lessi il libro, ovvero nella primavera del 2020, finalmente ho ritrovato il foglietto dove l’avevo scritta:

"L’ho comprato più di un anno fa, forse due, perché avevo saputo che era uscita la nuova traduzione e con sconti belli cicciotti l’ho preso. Da allora, da quando l’ho posato sullo scaffale dove metto tutti i classici nelle nuove traduzioni (io che tendenzialmente non leggo classici perché ci litigo ferocemente) ha iniziato a farmi l’occhiolino: ogni volta che gli passavo davanti mi guardava male e io lì a sbuffare “Verrà il tuo momento!” (sì ho un rapporto strano con i libri). Poi arriva la quarantena, lockdown, chiusura, chiamatelo come vi pare, insomma chiusi in casa; e Steinbeck, spudorato, che sporge dallo scaffale, si fa più insistente.
A fine aprile mi decido, dentro il libro ci trovo pure una mappa del viaggio della famiglia Joad, mappa che avevo ritagliato l’anno scorso da un giornale perché ricorrevano gli 80 anni della prima pubblicazione in America.
Erano mesi che non mi cimentavo con un libro di così tante pagine e lo temevo un po’; un classico, che mi sono sempre ostici; un mattone, e sono mesi che oscillo su letture più brevi. Ma mi sono detta che poteva essere il viatico migliore in quarantena: sballottata dalle notizie in TV sul Covid-19, a casa dal lavoro e quindi senza orari precisi dettati dalle incombenze dell’ufficio, ho pensato che iniziare un viaggio coi Joad poteva essere un viaggio per me, in un periodo così “sospeso”.
Mi ha incantata fin dalle prime pagine dove viene descritta il seccarsi di una foglia di mais e della terra, e in quella foglia c’è già un mondo e una storia.
Mi sono fidata di quel mais e sono salita sull’Hudson Super Six, il catorcio dei Joad, preso vendendo tutti i loro beni già scarsi. Ho caricato il camion con loro, pentole, materassi, i viveri e siamo partiti sulla Route 66, la Strada Madre.
Sentivo l’arsura, vedevo auto e camioncini stipati fino all’impossibile fare la stessa strada verso Ovest, verso la California, sognavo coi Joad di frutteti nelle valli, campi di cotone, una sorta di terra biblica dove scorreva latte e miele.
I chilometri aumentavano e incontravamo disperati che si accampavano sui cigli della strada, insieme, come a creare una famiglia grande, almeno per una notte.
E mentre i fusi orari cambiavano Steinbeck alternava capitoli sui proprietari terrieri, venditori di auto, mezzadri cacciati dai campi, case abbandonate e case desiderate, sui sogni dei braccianti, e la guerra dei centesimi per il salario.
La famiglia Joad avanza fino ad arrivare alla sua meta e lì mi sono fermata un momento: credevo che il libro parlasse solo del loro viaggio e che la fine del viaggio rappresentasse anche la fine del libro e invece no, non avevo fatto i conti con Steinbeck, che ti porta in cima alla collina, ti fa gola facendoti vedere quelle vallate californiane rigogliose, poi ti dà una spinta e ti butta nell’inferno: violenza, fame, lavoro che forse c’è e forse non c’è, relazioni che si frantumano, una legge che vale solo per alcuni, famiglie che reggono ai diluvi e trovano un senso in un’umanità che affiora sempre.

Che viaggio…era passata da poco la Pasqua quando ho iniziato il libro ed ora vedo dietro casa un campo di grano che sta maturando in mezzo ai papaveri tenaci. Mi sono ritrovata a leggere sul divano a piedi nudi mentre invece ero partita con la mia solita copertina morbida e avvolgente e i calzettoni di pile.
La quarantena è finita, il libro è finito, posso aprire la porta di casa e attraversare perfino i confini regionali. Ho paura per questa fine che è un inizio"

A distanza di più di 3 anni dalla lettura, ricordo ancora bene questo libro, mi ha travolto, lo stile di Steinbeck è molto coinvolgente, oltre ad essere super scorrevole e moderno, nonostante i suoi 80 anni e passa.
Dovete leggerlo? Non per forza, ma quando avrete voglia di fare un viaggio che vi scavi dentro, ecco, prendete in considerazione questo libro

Raramente mi segno delle frasi, ma con questo libro è capitato:
“Uno s’abitua a dove vive, e fa fatica ad andarsene. Uno s’abitua a come pensa, e fa fatica a cambiare”
“La gente è il posto dove vive. E la gente non è più intera se l’ammucchi in una macchina e la mandi da sola chissà dove. Non è più viva”
“Mi sa che i tempi sono cambiati. I tempi di quand’era l’uomo che c’era da fare. Ora mi sa che sono le donne a dirlo”
“La donna può cambiare meglio dell’uomo. La donna la vita ce l’ha tutta nelle braccia. L’uomo ce l’ha tutta nella testa”
 
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view post Posted on 9/10/2023, 11:08
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Giornata di sole

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Questo mi manca.
Lo leggerò presto!
 
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view post Posted on 25/12/2023, 14:55

Giornata di sole

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Inauguro la mia presenza sul forum comunicandovi che è proprio questo il libro che mi sta accompagnando nel riposo natalizio.
L’ho iniziato da poco quindi non sono ancora troppo dentro la trama, ma per ora la descrizione accurata dell’ambientazione e dei protagonisti, che lascia davvero trasparire tutte le sensazioni che provano, è di una forza inaudita.
Mi piace anche l’utilizzo di termini particolarmente desueti, arricchisce non di poco il mio vocabolario.

L’unica cosa che forse non apprezzo del tutto è la ripetitività in alcune scene, ma forse devo solo abituarmi al modo di scrivere di questo autore che è la prima volta che leggo.
Devo dire però che riesce, già nelle prime cento pagine, a toccare il cuore in modo non indifferente.

E poi la critica alla società capitalistica è sempre bella, parliamoci chiaro. 🚩
 
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view post Posted on 2/1/2024, 21:59
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Tempesta tropicale

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L’ho letto questa estate
Davvero un libro che mi ha segnata: ogni tanto ci ripenso e vorrei non averlo ancora letto.
Il finale credo che sia il più bel finale che ho letto.
 
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view post Posted on 3/1/2024, 01:42

Giornata di sole

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Mi ero dimenticato di commentare questo post con gli aggiornamenti.. l’ho finito qualche giorno fa e confermo quanto scritto sopra: uno dei migliori libri che abbia mai letto, sicuramente il migliore del 2023. Finale sorprendente, una chicca continua.
Non smetterò mai di consigliarlo a chi ancora non l’ha letto.
 
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view post Posted on 3/1/2024, 09:14
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Mi avete fatto venire voglia di leggerlo!!! :ok:
 
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view post Posted on 3/1/2024, 13:15

Giornata di sole

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Non sbagli neanche lontanamente. ❤️
Buona lettura!
 
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view post Posted on 3/1/2024, 15:42
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Grazie!!! Finiti i libri di natale lo comincerò sicuramente!!! :ok:
 
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view post Posted on 4/1/2024, 17:47
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Tempo da lupi

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Libro di alto livello!
pensate che lo lessi di seguito a un altro libro molto impattante "Germinal" di Zola, due bei pugni allo stomaco ma bellissimi entrambi
 
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view post Posted on 4/1/2024, 19:34

Giornata di sole

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Uh, non conosco questo di Zola, ma se lo citi affianco a Furore sarà un capolavoro in egual modo. Lo metto in TBR, grazie!
 
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