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Vreeland, Susan - La ragazza in blu

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view post Posted on 14/3/2011, 19:23
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Tempesta tropicale

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Un libro quasi come una matrioska!
Un quadro ossessiona un uomo: lo ha ricevuto in eredità dal padre ed è convinto che sia un autentico Vermeer.
Partendo da questo racconto si sviluppa a ritroso la storia di questo quadro.
Conosciamo così tanti personaggi e squarci di vita e che cosa ha significato il quadro per le persone che ne sono venute in possesso.

Il libro è scritto con delicatezza e traspare la passione per l'arte dell'autrice.
 
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BluButterfly82
view post Posted on 14/3/2011, 19:38




Voglio anche questooooooooooo :D
 
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view post Posted on 14/3/2011, 21:50
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Tsunami spaventoso

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Inserito il link.
 
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view post Posted on 15/3/2011, 10:58
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"No Rain, No Rainbow"

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Libro davvero bello.
Originale la trama a ritroso, dove, andando avanti si torna indietro, a quando il quadro è stato dipinto, e affascinante il legame, sempre diverso tra l’oggetto in questione, ed i vari proprietari.


 
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lisa1
view post Posted on 15/3/2011, 12:15




La mia prossima vittima sarà proprio questo libro della Vreeland; di Lei ho letto altro ed hai ragione Benji quando dici che traspare, dai suoi scritti, la sua passione per l'arte!
Avendo inoltre letto La ragazza dall'orecchino di perla ( della Chevalier ) ma sempre con Vermeer come figura fondamentale nella trama penso che questa lettura sia consigliata come aggancio!!!!
 
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view post Posted on 15/3/2011, 12:58
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Tempesta tropicale

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Sono d'accrodo: entrambe i libri sono molto belli, anche se diversi come impostazione.
 
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view post Posted on 17/3/2011, 15:55
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Oui, c'est moi

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Ormai lo sanno anche i sassi, ho letto "La ragazza dall'orecchino di perla" e subito dopo questo libro...secondo me l'accoppiata migliore che si possa fare.
L'ho letto anni fa, ma mi aveva proprio catturata, bello questo seguire la storia di chi ha custodito il quadro nei secoli
 
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Giu74
view post Posted on 21/3/2011, 16:45




CITAZIONE (phra @ 17/3/2011, 15:55) 
Ormai lo sanno anche i sassi, ho letto "La ragazza dall'orecchino di perla" e subito dopo questo libro...secondo me l'accoppiata migliore che si possa fare.
L'ho letto anni fa, ma mi aveva proprio catturata, bello questo seguire la storia di chi ha custodito il quadro nei secoli

Brava Phra!!
ricordo i tuoi consigli e devo dire che mi trovo d'accordo con te!
Forse la ragazza dall'orecchino di perla mi è piaciuto anche di più, ma della Vreland , così come della Chevalier ho in mente di leggere altre opere (alcune le ho già...)
 
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lisa1
view post Posted on 7/7/2011, 21:49




Dunque, ora che ho letto entrambe i libri in questione posso esprimere la mia opinione con un pò più di cognizione di causa ( almeno personale!!!); Anche a mio parere è molto fluido leggere entrambe i libri di seguito ( prima leggerei quello della Chevalier e poi passerei a quest'ultimo) e sicuramente posso unirvi a voi nello scrivere che sono molto diversi come impostazione e stile: mentre uno ci romanza uno spaccato di vita del pittore e ci fa vivere il quotidiano suo fatto di dita sporcate dalle polveri colorate, di baveri alzati al rientro dalla passeggiata, di cene di famiglia con qualche ospite di troppo che allunga le mani sulla cameriera ( e limitarci a definire tale la nostra amata protagonista è una diffamazione) nella Ragazza in blu ci vengono narrati gli squarci di vita di chiunque abbia messo le mani su una tela di Vermeer e la particolarità aggiunta alla trama già interessante di suo è che i passaggi non partono dal pittore bensì retrocedono fino ad arrivare a lui solamente alla fine del romanzo!!
Bello, bello, bello...mi è piaciuto tutto anche se l'impennata del coinvolgimento mi è scaturita dal capitolo pre-inondazione ( e non scrivo oltre per non rovinare la lettura a chi deve ancora intraprenderla!!!
 
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Pamela01
view post Posted on 11/7/2013, 10:41




È difficile definire "La ragazza in blu" un romanzo: si tratta piuttosto di una raccolta di racconti relativi a persone diverse che vivono situazioni differenti, tutte accomunate da un solo elemento: un quadro con raffigurata una ragazza vestita di blu, presunta opera di Vermeer. Ciascuno dei personaggi è entrato in possesso del dipinto in modo diverso, e per varie ragioni tutti se ne sono liberati.
Il quadro, in verità, è solo un pretesto per raccontare degli scorci di vita, delle realtà particolari in cui i protagonisti, attraverso il dipinto rivivono ricordi, sentimenti e tormenti delle loro esistenze.
È il mio primo romanzo della Vreeland, e nonostante l'originalità dell'idea di base e la scrittura discreta, il libro mi ha lasciata piuttosto indifferente: all'inizio la storia sembrava promettente, poi però ci si rende conto che una vera trama non c'è, e i vari episodi, nonostante il filo conduttore del dipinto, sono sconnessi e autoconcludenti, ed è molto difficile (per me, almeno, è stato così) lasciarsi coinvolgere.
Tra tutte le vicende raccontate, comunque, quella che forse mi ha colpita di più è "Le massime di Erasmo", dove un uomo (presumibilmente) di mezza età, Laurens Van Luyken, viene spinto dalla moglie Digna a donare alla figlia, in procinto di sposarsi, il vecchio quadro 'Ragazza con cestino da cucito'. Laurens però, che ricollega a quel dipinto, il ricordo di una vecchia fiamma, non ha alcuna intenzione di separarsene, e quando ne parla alla moglie, ecco che il gelo scende tra di loro. Ho provato una sorta di empatia nei confronti della moglie di Laurens, comprensibilmente ferita dalla consapevolezza che l'uomo che le è accanto da tanti anni, non ha mai scordato il primo amore. Fra tutti è probabilmente l'episodio che tratta l'argomento più semplice e ordinario, ma l'ho trovato significativo proprio per l'accento posto sui sentimenti della coppia e sulla difficoltà nel comunicare.
Lettura complessivamente gradevole, ma piuttosto incolore e non particolarmente interessante.
 
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littlecleo
view post Posted on 3/1/2014, 21:18




Non è il mio primo romanzo dell'autrice e ho già avuto modo di apprezzare il suo stile, non è un segreto che lei mi piaccia molto come scrittrice. La struttura credo sia molto originale e nonostante mi dispiaccia che non ci sia una vera e propria trama, credo che questo romanzo abbia colto uno degli aspetti fondamentali dell'arte: quello di trasmettere emozioni e sensazioni.
Ogni protagonista che viene a contatto con il quadro ha il proprio motivo per amarlo, ognuno ha le sue diverse ragioni e veniamo a conoscenza di ciascuna di esse: l'arte emana ricorda, provoca tenerezza, a volte fa soffrire, il più delle volte rende sereni. Credo che sia questo ciò che più deve rimanere del romanzo, mentre se vogliamo conoscere uno spaccato di vita di Vermeer allora il romanzo della Chevalier è sicuramente più adatto.
 
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10 replies since 14/3/2011, 19:23   223 views
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