| questo libro è la lettera che Oscar Wilde scrisse al suo amante, Alfred Duglas, dopo quasi due anni di reclusione a causa di quest'ultimo. infatti Alfred, giovane dissennato e senza scrupoli, nel tentativo di mandare in rovina il padre, che odiava profondamente, si servì di Wilde, che durante tutta la loro storia lo assecondò e cedette sempre alle sue pretese. nel suo intento però Alfred non fece altro che rovinare il suo amante causandogli la bancarotta, il disprezzo della più alta società mondiale e l'allontanamento di molti amici, elementi fondamentali nella vita di un artista, ancor di più se parliamo di Wilde appunto.
quste sono pagine di profonda commozione, di grande dolore, di odio ma anche di amore nella sua forma più elegante. Wilde si trova a fare i conti con l'uomo che gli ha rovinato la vita a causa della sua arroganza, della sua perfidia, del suo egoismo, del suo ostentato narcisismo e per l'odio verso il padre; ma nonostante gli rimprovei ogni atteggiamento attraverso questa lettere cerca ancora di fargli capire che deve dare un senso alla sua vita, perchè deve ancora capire molte cose che servono per continuare, Wilde non riesce ad odiarlo fino infondo e la sua nobiltà raggiunge livelli altissimi fino alla fine. l'autore riflette profondamente sul significato del dolore e di come questo sia l'unico sentimento vero, l'unico sentimento degno di attenzione, perchè purificato da ogni ipocrisia. questo dolore ha portato Wilde al perdono e alla serenità interiore, in certi momenti si direbbe quasi che ringrazia Alfred. è un libro bellissimo, pieno di sentimento, di amore e di odio, di gioia e di pianto, è un libro che regala al lettore una morale, tocca il profondo che è in noi, strappandoti spesso anche un sorriso amaro.
l'autore tira le somme, scava nel profondo della sua anima per riuscire a continuare a vivere e lo fa con una destrezza e con una brillantezza che appartengono solo a lui.
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