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Replying to Fallaci, Oriana - Insciallah
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Last 10 Posts [ In reverse order ]
SimonaMPosted: 26/1/2014, 19:52
"Insciallah":come Dio vuole.
Un libro che gronda sangue e dolore,morte e vita in ogni parola che va a comporre le 795 pagine in cui si snodano le vicende del contingente italiano a Beirut. Un capolavoro assoluto che dovrebbe essere obbligatoriamente letto nelle scuole,a dimostrazione di quanto la guerra sia vana e di quanto assurdo sia il genere umano che la mette in atto. Non posso fare a meno di pensare all'immenso dono che aveva Oriana Fallaci di trasmettere con parole vive ciò che col suo grande animo era in grado di cogliere negli eventi e nelle persone. I suoi libri sono indimenticabili,restano incisi dentro,nella memoria e più a fondo,nel cuore.Scritti che non lasciano mai indifferenti;parlano,gridano,spingono a fare i conti con la realtà e a volte persino con se stessi. "Insciallah" è la cronaca di tre mesi di guerra,è la storia di innumerevoli giovani anime poste di fronte all'assurdo,è la crisi di tante coscienze,è il resoconto spietato di innumerevoli orrori,è un libro che alla speranza lascia davvero ben poco.Speranza che l'Uomo cambi.
10/10 ovviamente il mio voto.
benji09Posted: 22/8/2011, 19:09
Che bello!
Adoro i personaggi, adoro la storia, la tensione che si sviluppa, le riflessioni sull'uomo, sulla guerra, sul destino, sul senso della vita.
Insomma lo adoro e basta!
mangialibriPosted: 2/2/2009, 10:31
CITAZIONE (Silvia65 @ 31/1/2009, 16:14)
Non mi massacrate, ho detto quello che questo libro mi ha fatto provare, magari potrete consigliarmi un altro dei suoi libri che mio faccia ricredere sulla scrittrice :)

Ciao Silvia

naturalmente nessuno ti massacrera' per aver espresso una tua opinione su un libro. Io l'ho molto amato, e ho affrontato questa lettura in due periodi molto diversi della mia vita, pero' e' piu' che comprensibile che ci possano essere giudizi molto diversi.
Ti consiglio comunque di provare altre letture dell'autrice, "Un uomo" potrebbe piacerti.

Saluti

Fabio
Silvia65Posted: 31/1/2009, 20:18
Si, in effetti è quello di cui molti si sono innamorati.... magari fra un pò mi cimento :D
abtonungPosted: 31/1/2009, 16:37
ripeto che secondo me l'ultilizzo di tutti quei dialetti, di quelle ripetizioni era ad affetto per rendere la confusione che regna in paese di guerra, è lei stessa che parla di "una babele di lingue" (definizione che ho ripreso anche io per fare la recensione, perchè è questo che è, è questo quello che lei vuole farci capire).
per il resto l'ho trovato tutt'altro che pesante, mi sono innamorata di alcuni personaggi, ma lo sono anche della scrittrice, quindi non sono oggettiva :P

a qualsiasi persona che mi chede cosa può leggere della fallaci io consiglio o "un uomo" o "insciallah". sono due libri diversi, se un giorno leggerai "un uomo" spero ti ricrederai.
(se guardi nell'indice c'è qualche recensione)
Silvia65Posted: 31/1/2009, 16:14
Incuriosita ed attratta dalle molte persone che hanno adorato questo libro mi sono apprestata a leggerlo.... e a lettura finita posso solo dire "Finalmente l'ho finito"
Non ho mai fatto tanta fatica a terminare un libro, sempre in lotta con me stessa ed il mio ferreo principio di non chiudere ed accantonare nessun libro prima di essere arrivata alla fine.
Confesso che a volte ho saltato righe intere, per esempio quando ripeteva N volte interi paragrafi (uno per tutti il presepe in cui Gesù bambino era una bambina, invece del buie c'era una capra ecc ecc), oppure quando Angelo si lambiccava coi i suoi problemi matematici, o Cavallo Pazzo con le sue citazioni storico/filosofiche.
E mal sopportavo anche le mezze pagine di conversazioni in lingue o dialetti diversi, nelle quali, frase per frase, si ripeteva lo stesso concetto, confesso che andavo a cercare l'italiano saltando gli altri idiomi.
Mi sono sembrati inutili ostentazioni di cultura e di "allungamento di brodo" senza i quali la lettura sarebbe stata a mio avviso senz'altro più piacevole. Non so se sia una caratteristica del suo stile, di lei in passato avevo letto solo "Lettera a un bambino mai nato", ma fu moltissimi anni fa, non ricordo bene ma non mi pare di aver avuto la solita repulsione di adesso.
Tra l'altro non so se quello che dico sia giusto in tutti i casi, ma essendo io toscana so per certo che i livornesi non parlano assolutamente come i fiorentini, quindi tutto quello che diceva Pistoia era in un dialetto sbagliato. Magari il veneto, il siciliano il romano ecc sono invece corretti, anzi sicuramente è così, ma non nel caso del dialetto toscano.

Mi dispiace per chi ama questa scrittrice, spero di non averli addolorati troppo, anzi magari potremmo parlarne e loro potranno dirmi se ciò che non mi è piaciuto in questo romanzo è un caso isolato oppure un suo stile personale, che evidentemente non mi è congeniale.

Niente da dire sul contenuto.... è indubbiamente uno spaccato interessante di un periodo storico e di eventi drammatici del nostro recente passato.
E' sicuramente riuscita a farci amare o detestare alcuni dei personaggi che ci ha presentato (per conto mio ho amato molto Charlie, ho sorriso molto con Pistoia e ho detestato Cavallo Pazzo, ma mi sono spesso commossa con tutti loro).

E' la forma che ho trovato talmente pesante, noiosa, ripetitiva che mi ha costretto a una lotta pagina dopo pagina... lo poso e ne prendo un altro... no ormai lo voglio finire.... alla fine ho vinto io :)
Però devo ammettere che spesso ho chiuso il libro per fare altro, per staccare un pò la spina, mentre invece è il contrario quello che di solito faccio, prendo il libro per staccare la spina dal resto...

Non mi massacrate, ho detto quello che questo libro mi ha fatto provare, magari potrete consigliarmi un altro dei suoi libri che mio faccia ricredere sulla scrittrice :)
abtonungPosted: 26/10/2008, 17:25
CITAZIONE (Laura Palmer @ 24/10/2008, 19:41)
Impareggiabile, e dico grazie al destino che mi ha messo sulla strada questa donna.

quoto....:wub:

anche secondo me angelo è il personaggio migliore con ninette...però anche le personalità di charlie e del condor mi hanno colpita...

ma potrei dire che ognuno con i suoi difetti e i suoi pregi mi ha lasciato qualcosa...
Laura PalmerPosted: 24/10/2008, 19:41
Un romanzo corale bello come pochi. I miei personaggi preferiti sono Angelo e Ninette, ma in realtà anche il meno importante di tutti ha una personalità forte e perfettamente descritta. Anche qui, come in Un uomo, solo declinato in maniera diversa, Oriana racconta l'Uomo: le sue vette e i suoi abissi; i suoi gesti da eroe e le sue parole; le sue fortune e le sue miserie; il suo cervello e il suo cuore. Tutte queste cose le descrive come se fossero anche quelle del lettore: e infatti lo sono. Ritroviamo un pezzetto di noi dentro ciascuno dei giovani uomini e delle giovani donne descritti nel romanzo.
Impareggiabile, e dico grazie al destino che mi ha messo sulla strada questa donna.
abtonungPosted: 24/10/2008, 15:33
:meraviglia:
TatolaPosted: 23/10/2008, 20:06
Ho letto Insciallah nel 1995 e per me è stato come prendere una sberla, tanto è stato soprendente, forte, trascinante lo stile della Fallaci. Questo era il primo libro che leggevo di questa straordinaria autrice e ancora oggi ci sono dei passi che mi commuovono.

Questo libro è PERFETTO sotto ogni punto di vista, tanto che secondo me andrebbe letto a voce alta, per apprezzarne ancora di più l'armonia con cui è stato concepito. Ma è un romanzo molto crudele per il messaggio che lascia dentro di noi, esattamente come crudele è la guerra, e quindi lo si dovrebbe leggere nelle scuole.

Io considero la Fallaci la più grande scrittrice del novecento e avrebbe meritato il Nobel.
Lo consiglio a tutti e come voto gli dò un 10 e lode. Nessun altro libro è così bello.